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La Giustiniana, danneggiati da vandali i murales di Gipa

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Scritte e graffiti, atti di vandalismo tracciati con la vernice nera di una bomboletta spray. Succede al parco Luciano Ricca, l’area verde sita nel cuore del quartiere La Giustiniana.

Gli atti vandalici sono stati compiuti  sul muro che circoscrive il giardino pubblico, rovinando così il murales “La famiglia Adams nel Paese delle Meraviglie” che dalla fine di novembre 2018 dava una nota di colore alla zona.

L’opera era nata grazie al progetto “Muri Aperti: l’arte unisce le diversità”, patrocinato dal XV Municipio e supportato dal Comitato di Quartiere “Giustiniana e dintorni”. E l’evento – inaugurato a dicembre 2018 – aveva una doppia funzione.

La prima, sociale: il protagonista era ed è Giampaolo Angelini, in arte Gipa, che convive con una disabilità psicofisica e viene seguito nelle sue attività dall’associazione creata per lui dalla sua famiglia “Gipa, fuori dalla stanza”.
La seconda, artistica: l’evento era stato pensato per coinvolgere e unire i due mondi, concettualmente vicini ma spesso in contrasto, di street artist e writer.

«La comunione tra street artist e writer si auspica possa essere garanzia di tutela di quanto realizzato. Punto di partenza è riconoscere la paternità artistica acquisita da chi per lungo tempo ha fatto di quel posto il proprio “laboratorio”, soggiacendo alle regole non scritte de “l’arte di strada”, creando così un nuovo equilibrio che abbatta muri e costruisca ponti», avevano detto gli organizzatori dell’Associazione di promozione sociale durante la realizzazione del murales. Tuttavia, neanche due anni più tardi, pare che alcuni abbiano dimenticato quella “comunione”, lasciando l’amaro in bocca a Gipa e alla sua famiglia.

«Stamattina siamo andati al Parco Ricca», ha annunciato l’associazione sulla sua pagina Facebook così commentando l’episodio di vandalismo: «È sempre triste e spiacevole vedere tutte le scritte che hanno coperto le opere realizzate nel nostro progetto “Muri Aperti”. Ci rendiamo conto che il nostro messaggio non è arrivato a tutti e che evidentemente è sempre più facile fare la guerra anziché la pace. Ma questa non è certo una sconfitta. Noi però non ci arrendiamo. Continuiamo a costruire ponti e ad abbattere muri».

Camilla Palladino

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