'appena mi svegliavo la prima cosa che facevo era ingoiare una manciata di pillole e fumare droga'
“APPENA MI SVEGLIAVO LA PRIMA COSA CHE FACEVO ERA INGOIARE UNA MANCIATA DI PILLOLE E FUMARE DROGA” – LA NUOVA VITA DI JUSTIN BIEBER CHE, DA RAGAZZINO PRODIGIO DROGATO GIÀ A 13 ANNI SI STA TRASFORMANDO NEL MARITINO PERFETTO CHE RINGRAZIA LA SUA BELLA DAL PALCO PER AVERLO SALVATO – “HO PASSATO ANNI TERRIBILI, IN CUI GLI ADDETTI ALLA SICUREZZA ENTRAVANO IN CAMERA MIA PER CONTROLLARE SE ERO ANCORA VIVO” – POI È ARRIVATA HAILEY E… - VIDEO
Paola De Carolis per "www.corriere.it"
Justin Bieber è innamorato. «Alzi la mano chi in sala non è sposato, non ha un compagno o una persona speciale...Wow, ragazzi, prego per voi». Il matrimonio, dice, «è la cosa più bella che ci sia, anche se bisogna impegnarsi, coltivarlo ogni giorno. Il pensiero che per il resto della mia vita avrò mia moglie al mio fianco mi fa venire i brividi di gioia».
A cinque anni da Purpose, Bieber torna con un nuovo album, Changes, cambiamenti, un titolo che riassume un iter personale che gli ha permesso «di mettere ordine» nella sua vita. Basta eccessi, basta droga, basta, spera, crisi: «Ci capitano cose che non possiamo cambiare.
Ciò che possiamo controllare è come reagiamo a questi cambiamenti». A Londra per la presentazione europea del disco, ha sfoderato il fervore di un nuovo adepto: «Dio ha creato tutti noi. Dio è buono. Succedono cose ce ci fanno dubitare questa realtà. Anch’io in passato me la sono presa per quello che mi capitava. Ma bisogna avere fiducia. Alla fine tutto si sistema. Il dolore non dura per sempre».
È lui, il ragazzo più Googlato del mondo, idolo di una generazione, l’adolescente scivolato con il successo in un tunnel di autodistruzione? Il suo è un pubblico fedelissimo (con un nome, i Beliebers), che lo ha reso il primo musicista a superare la soglia di 50 milioni di abbonati sul web.
La serie-documentario Seasons, che ha debuttato il 31 gennaio, su YouTube ha fatto record di visioni: quasi 33 milioni per il primo episodio. A giudicare dalla folla accorsa a Londra per una breve esibizione di qualche brano del nuovo album, è adorato: ragazzi giunti dall’Argentina, dalla Spagna, dal Cile, dall’Olanda con le lacrime agli occhi per l’emozione.
«Ti voglio bene. Se sono viva oggi lo devo a te», gli dice una fan francese. «Sono orgogliosa del tuo impegno per la salute mentale». «Anch’io ti voglio bene», le risponde Bieber. «Tutti noi incontriamo difficoltà. Lo nascondiamo e siamo anche bravi a farlo, ma sotto sotto tutti abbiamo momenti difficili. Ricordatevi, non siete soli».
Per Bieber, oggi, i temi che importano sono l’amore, la salute, l’equilibrio fisico e psicologico, la squadra leale che ha attorno. Lo ripete presentando Changes brano per brano, un album «superdedicato alla moglie Hailey». For ever, per sempre, «è una delle mie canzoni preferite», spiega. Take it out on me è il suo modo «di dire a Hailey che lui sarà sempre al suo fianco, anche nei momenti bui. That’s what love is è un inno al fatto che «l’amore, quello vero, è molto diverso dall’attrazione fisica».
Quando canta Changes nasconde il viso tra le mani e si commuove. A 25 anni, ha voglia di mettersi a nudo: nei filmati di Seasonsnon nasconde le difficoltà. Ha cominciato a drogarsi a 13 anni. Ha passato anni «terribili, in cui gli addetti alla sicurezza entravano in camera mia per controllare se ero ancora vivo», ammette. «E appena mi svegliavo la prima cosa che facevo era ingoiare una manciata di pillore e fumare droga». Hailey è la dimostrazione che è cambiato.
A conferma, cerca di chiamarla in diretta, lei a Los Angeles dorme e non risponde. Bieber si sta curando, precisa, perché ha scoperto di essere affetto dalla malattia di Lyme, una patologia batterica che per un periodo lo ha lasciato spossato e depresso. Come ne sta uscendo? Vita sana, sport, lavoro, Dio e, of course, Hailey. Assieme a lei — conosciuta in chiesa — vuole aiutare gli altri.
E così il brano Intentions è dedicato a Alexandria House, un rifugio per donne e bambini di Los Angeles. È lì che Bieber ha girato il video per la canzone, prendendo spunto dalle storie di tre donne dai trascorsi difficili, Barhi, Marcy e Angela.
Per il rifugio ha creato una fondazione con 200.000 dollari. Il video ha generato donazioni per altri 10.000 dollari. E a maggio parte in tournée, negli Usa: l’ultimo tour era stato bruscamente interrotto. Bieber non aveva retto al ritmo, ma ora è diverso. «Sto bene, voglio tornare dai fan, ringraziarli». Justin Bieber torna, insomma, in versione sana, buona e innamorata. È una fase che durerà? Glielo auguriamo.