Apu, a Piacenza ci sarà Martelossi a dare il benvenuto ai bianconeri
by Francesco PaissanNon è bastata una qualificazione alla Coppa Italia di A2 a Gabriele Ceccarelli per tenere salda la propria posizione come head coach dell'Assigeco Piacenza, che ha invece svoltato, optando per un cambio al vertice tecnico rappresentato da un nome ben conosciuto qui a Udine, non solo per le sue origini. Alberto Martelossi è stato presentato tre giorni fa come nuovo allenatore di Piacenza, subentrando all'incirca nello stesso periodo in cui, l'anno scorso, sostituì Demis Cavina sulla panchina dell'Apu. "Sono un facilitatore" ha detto coach 'Martello' nel giorno della sua prima conferenza piacentina e il periodo passato in bianconero nella passata stagione può confermarlo, quando strappò alcuni scalpi importanti (chiedere alla Effe) e traghettò i suoi fino alla prima serie dei playoff, uscendo, tuttavia, in maniera precoce contro Biella. Martelossi ritroverà, dunque, una Apu profondamente differente da quella che fu anche "sua". Non la troverà al completo, vista l'assenza sicura di Fabi e le incertezze legate all'utilizzo di Gazzotti e di Beverly, quest'ultimo fermo in via precauzionale dopo aver subìto un colpo contro Montegranaro ma che dovrebbe essere della partita.
Il cambio tecnico operato dalla dirigenza piacentina può allora sparigliare le carte di un match che, sulla carta, dovrebbe favorire i ragazzi di Ramagli. Udine arriva, sì, da una sconfitta allo scadere, nella quale ha comunque avuto il merito di rientrare dopo un passivo subìto importante, ma arriva anche da una serie di quattro successi che possono aver ridato vigore a una squadra che appariva, forse, troppo spenta. All'Assigeco, invece, l'esonero di Ceccarelli è maturato dopo una ultima fase da una vittoria e cinque sconfitte che ha fatto alzare le antenne ai vertici societari. Dunque, ecco Martelossi, certamente pronto a onorare la sua prima gara con Piacenza. Il PalaBanca è, però, un palazzetto nel quale l'Apu si trova davvero a suo agio, perlomeno da quando in campo c'erano Stan Okoye e capitan Ferrari e la stagione corrente era quella del "ritorno" in A2. Da allora Udine ha sempre vinto in casa-Assigeco e non sembra certo questo il momento migliore per rompere una simile tradizione. Ci proveranno, statene certi, quel marpione di Mike Hall che all'andata diede saggio del suo grande talento, oppure Santiangeli che, sempre all'andata, punì Udine con 21 punti. Al posto di Ogide, approdato alla corte di Lino Lardo a San Severo, ha fatto il suo completo ritorno Jazzmarr Ferguson, 'soltanto' il secondo miglior marcatore dell'Est.Lo sforzo richiesto ai friulani è, pressoché, sempre lo stesso, quello di ottenere il massimo risultato pur contando importanti assenze. Questa, in fin dei conti, è però una situazione che pare calzare a pennello a una Apu che non rinuncia più a combattere e che invece sembra aver fatto suo quel senso di urgenza che sembrava mancare. Rimane soltanto da vedere se e per quanto durerà questa condizione, anche sfortunata, per i bianconeri che possono perlomeno consolarsi con una classifica decisamente migliore rispetto a qualche giornata fa.