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Walter Mazzarri

Toro, le verità di Finco: “Dopo la trasferta di Genova due bombe carta dai tifosi, Mazzarri voleva già lasciare”

L’assistente di Mazzarri a ruota libera in una intervista spiega i motivi che hanno portato alle dimissioni dell’allenatore

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TORINO. Due bombe carta dopo Genova, le dimissioni dell’allenatore respinte dal patron Cairo, i tanti infortunati, una stagione partita troppo presto, il gol di Calhanoglu che ha aperto le porte al naufragio di Lecce, e poi il cambio in panchina. L’assurda stagione con il Toro di Mazzarri, partito giocandosi l’Europa League e finito senza una panchina sei mesi dopo, nelle verità dell’assistente di fiducia del tecnico toscano, Antonio Finco. «Mazzarri ha pagato tante cose a cominciare da una partenza affrettata ad inizio luglio - ha detto Finco a TMW -, in Inghilterra quando Burnley e West Ham hanno fatto i preliminari hanno poi rischiato la retrocessione. Noi comunque siamo arrivati a 27 punti, un cammino nella norma pur tra alti e bassi».

Secondo il consigliere di Mazzarri, la stagione granata ha preso un'altra piega dopo la sconfitta di Udine a causa di una contestazione «improvvisa: da quel momento la squadra ha cominciato sempre di più a sentire il peso della protesta». Senza dimenticare le altre problematiche che a suo dire hanno fatto il resto. «Ci si aspettava di più, ma abbiamo tante attenuanti - sottolinea Finco -, tra cui l’arrivo all’ultimo momento di Verdi che doveva essere messo in condizione, il caso Nkoulou che voleva andare via e i tanti stop di gente importante, tra cui Ansaldi, Baselli e Zaza».

Mazzarri aveva già dato le dimissioni dopo la vittoria dei granata contro il Genova. «Il 30 novembre al ritorno dalla trasferta alcuni tifosi bendati hanno tirato due bombe carta al pullman, circondandolo - rivela -, poi la società ha convinto l’allenatore a restare. Cairo credeva nel suo lavoro e ancora a Natale durante la festa privata aveva di nuovo parlato del prolungamento del contratto». Lo specchio della gestione Mazzarri arriva a Milano in Coppa Italia. «Il gol subito dai rossoneri a tre minuti dal termine è il simbolo della nostra stagione - aggiunge Finco -, a Lecce si saremmo potuti presentare in modo diverso, non stanchi mentalmente e fisicamente. E’ andata così: Mazzarri resta convinto che la squadra, liberata dalla contestazione e dopo aver recuperato gli infortunati, possa fare un grande girone di ritorno. Longo? E’ arrivato un ragazzo del Filadelfia, la situazione ambientale è già diversa: il Toro farà bene».