https://images.wired.it/wp-content/uploads/2020/02/12114832/LP_9377898.jpg
Airitaly (Photo Cecilia Fabiano – LaPresse)

Air Italy, cosa succede ora?

by

Smentita l’ipotesi di acquisto da parte di Ryanair, sul caso di Air Italy il governo esprime un forte disappunto sulla gestione della crisi, e mentre le altre compagnie offrono tariffe agevolate, i consumatori consigliano ai passeggeri di richiedere il rimborso.

Non sarà Ryanair a rilevare Air Italy, la compagnia italiana messa in liquidazione dallo scorso 11 febbraio. In una conferenza stampa tenutasi ieri, 13 febbraio, a Milano, il direttore commerciale della compagnia irlandese, David O’Brien, ha annunciato che non c’è “nessun interesse ad acquistare Air Italy. Sarebbe inutile”, smentendo così le voci circolate nei giorni scorsi di un possibile acquisto della compagnia da parte del colosso dei voli low-cost.

Tuttavia, come riporta Repubblica, O’Brien ha anche fatto sapere che Ryanair sarebbe invece in trattative con l’aeroporto di Olbia per creare lì una nuova base e subentrare così ad Air Italy su alcune tratte da e per la Sardegna, dove la compagnia già opera stabilmente.

Viene smentita quindi l’ipotesi, del resto mai confermata, di una risposta rapida alla crisi dell’ex Meridiana. Nel frattempo, sui modi in cui è stata gestita la procedura di liquidazione in bonis da parte dei soci proprietari di Air Italy si è espressa la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola de Micheli, che ha manifestato la “forte irritazione” dell’esecutivo per non essere stato coinvolto nelle trattative.

Negli scorsi incontri tra le parti, inoltre, le istituzioni avevano richiesto ai rappresentanti dell’azienda di esplorare percorsi alternativi alla liquidazione per “garantire le maggiori tutele possibili ai lavoratori, oltre alla continuità dei voli”, come si legge nella nota pubblicata dal Mit.

Per questo il Governo ha convocato per settimana prossima un nuovo incontro con i liquidatori della società, i sindacati e i rappresentanti della regione Lombardia e della regione Sardegna, dove sono dislocati i lavoratori di Air Italy.

Nel frattempo, oltre a Ryanair, che ha annunciato fin da subito che metterà a diposizione delle “tariffe di salvataggio” per riproteggere i passeggeri che avevano una prenotazione con Air Italy, anche EasyJet ha messo a disposizione dei passeggeri della compagnia in liquidazione “una tariffa fissa di 39,99 euro, dedicata a chiunque sia in possesso di una prenotazione per volare tra Milano Malpensa e Napoli, Catania, Palermo, Lamezia Terme, Cagliari e Tenerife tra il 26 febbraio e il 31 marzo 2020”, si legge sul sito.

In questo caso si potrà prenotare a questa tariffa fino al 26 febbraio prossimo presentando la prenotazione esistente con Air Italy. Infine, come si legge su Adnkronos, anche Alitalia, da parte sua, ha attivato delle tariffe agevolate con sconti del 20% per i passeggeri in possesso di prenotazioni con Air Italy.

Contro questa pratica delle tariffe agevolate da parte delle altre compagnie, però, si schiera l’Unione nazionale dei consumatori, che in un comunicato invita invece i passeggeri a richiedere il rimborso totale del biglietto secondo le modalità indicate dalla stessa Air Italy sul proprio sito.