Saluzzo, il complesso Medio Oriente attuale e quello che non c’è più
Affollato incontro con la giornalista Farian Sabahi. L’appuntamento è stato organizzato dalla Fidapa Saluzzo. Le sue fotografie, esposte lo scorso anno al Mao, hanno accompagnato in un viaggio emotivo in questi paesi prima dei conflitti
by vilma brignone
Pubblico numeroso per l’incontro organizzato dalla Fidapa Saluzzo con la giornalista italo-iraniana Farian Sabahi, esperta di problematiche del Medio Oriente, che ha approfondito dal punto di vista politico-militare-economico il complesso scenario di questi paesi, con il focus sul post assassinio del generale iraniano Soleimani.
Una sessantina di scatti fotografici realizzati da lei con l'inseparabile "Nikon" in Libano, Siria, Iraq, Iran, Emirati Arabi, Azerbaigian, Uzbekistan e Yemen tra il febbraio 1998 e la primavera 2005, hanno portato i presenti in un viaggio geografico ed emotivo, immortalando un mondo poco prima e immediatamente dopo che alcuni di questi paesi fossero stravolti dalla tempesta di conflitti.
Le fotografie sono state esposte in una piccola mostra gioiello “Safar: viaggio in un Medio Oriente che non c'è più" al Mao Museo d'Arte Orientale di Torino dal 20 marzo al 30 giugno 2019.
Sono paesaggi e aspetti più tradizionali del vivere quotidiano, monumenti, muri, delle case abbattuti dalla guerra, volti di persone, sorrisi di bambini. Dall'Iraq dell'invasione statunitense, a Dubai in corsa verso il turismo del lusso, allo Yemen dalle case ricamate, ora emergenza umanitaria mondiale di cui poco si parla, all' Iran degli altopiani coloratissimi, dai resti romani di Palmira ai tramonti iracheni. E volti di donne: da quelli delle bambine, in paesi dove sono usanza i matrimoni precoci, alla solidarietà femminile che il gruppo di donne dell’ Uzbekistan fieramente mostra all’obiettivo. Scatti che hanno attraversato la situazione femminile nei vari paesi facendone un documento e argomento in tema con le finalità del sodalizio Fidapa e della sezione di Saluzzo guidata da Marisa Russotti Gullino.
Da Farian Sabahi, docente all'Università dell'Insubria e all'Università della Valle d'Aosta, firma del Manifesto e del Corriere della Sera, anche il ricordo di quando da piccola, veniva a Saluzzo, alla Mostra dell’Antiquariato, accompagnando il padre, antiquario di tappeti antichi.