Il loro neonato non può più ricevere supporto vitale. I genitori di Midrar perdono la loro battaglia

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Volevano continuare a curare il proprio figlio nonostante i danni al cervello, ma hanno perso la battaglia.

I tre giudici della Corte d’Appello hanno infatti stabilito l’interruzione del supporto vitale, nell’interesse del neonato Midrar Ali.

Tutto questo nonostante le rimostranze degli avvocati che rappresentano i genitori di Midrar, Karwan Ali e Shokhan Namiq e dei dottori, che sono stati ascoltati all’inizio di questa settimana presso la Corte d’Appello londinese.

I genitori di Midrar, che vivono a Manchester, avevano sfidato la sentenza di un giudice della High Court, che aveva stabilito il termine del supporto vitale.

I tre giudici hanno confermato la sentenza di primo grado

La giudice Justice Lieven, che ha analizzato le prove nel corso di un processo svoltosi alla High Court di Manchester, aveva concluso che Midrar era ormai da considerarsi clinicamente morto a causa dei danni riportati al cervello, stabilendo che il trattamento di supporto vitale poteva cessare legalmente.

Come riportato da “Metro”, i genitori di Midrar sostenevano invece che il trattamento avrebbe dovuto proseguire, e per questo motivo si sono rivolti ai giudici della Corte d’Appello chiedendo di ribaltare la sentenza. I genitori sostengono infatti che Midrar stia ancora crescendo e che i medici non possono essere sicuri che non migliorerà. Ma i tre giudici hanno respinto la loro istanza, confermando la sentenza.