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Unicredit e Intesa Sanpaolo: quale comprare prima del dividendo?

Unicredit e Intesa Sanpaolo tirano un po' il fiato dopo la corsa messa a segno da inizio febbraio, sostenuta anche dai buoni dati societari. Le banche d'affari si esprimono in modo differente sui due big.

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A Piazza Affari quest'ultima seduta della settimana vede una prevalenza di segni meno sui titoli del settore bancario, complici le prese di profitto dopo la corsa al rialzo delle ultime sedute.

Focalizziamo l'attenzione in particolare sui due big del comparto, Unicredit e Intesa Sanpaolo che viaggiano entrambi in calo e mostra una maggiore debolezza rispetto all'indice di riferimento.

Unicredit e Intesa Sanpaolo in calo: pesa rialzo spread BTP-Bund

Intesa Sanpaolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un frazionale rialzo dello 0,1%, salendo per la terza giornata di fila, oggi cede lo 0,48% a 2,498 euro, con oltre 43 milioni di azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 85 milioni di euro.

Ancora più pesante il bilancio di Unicredit che, archiviata quella di ieri con un ribasso di oltre mezzo punto percentuale, perde terreno per la terza seduta di fila.

Il titolo negli ultimi minuti viene scambiato a 13,908 euro, con un calo dello 0,86% e circa 7 milioni di azioni trattate, contro al media degli ultimi 30 giorni pari a circa 15,5 milioni di pezzi. 

Unicredit e Intesa Sanpaolo, al pari degli altri bancari, oggi risentono delle negative indicazioni che arrivano dal fronte obbligazionario.

Lo spread BTP-Bund sale del 2,73% a 131,8 punti base e le vendite colpiscono i BTP che vedono il rendimento a 10 anni salire del 2,8% allo 0,919%.

Tanto basta per appesantire i due del comparto bancario che però sono reduci da una performance brillante nelle ultime due settimane.

Unicredit e Intesa Sanpaolo reduci da un bel rally

Da inizio mese infatti Intesa Sanpaolo ha messo a segno un rialzo di poco più dell'11%, ma è andata ancora meglio ad Unicredit che vanta un progresso di circa il 15,5%.