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Rovigo. “Scusateci ma la facciamo finita”, uccide la moglie e poi si spara: erano d’accordo

Tragedia di San Valentino nel quartiere Commenda di Rovigo, dove è stato rinvenuto il cadavere di una donna nella sua abitazione. Accanto alla donna il marito, che si è sparato ed è ora in condizioni disperate: si tratta di Tino Bellinello, 87 anni ed ex campione di ciclismo, e della moglie Renata, da tempo malata, e poi si sarebbe sparato. Trovata una lettera di scuse.

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Dramma di San Valentino a Rovigo, dove una donna è stata trovata senza vita nella sua abitazione nel quartiere Commenda. Accanto c'era il corpo del marito, con i parametri vitali ridotti a zero, e una lettera in cui la coppia chiedeva scusa per il gesto: "Scusateci, ma non ce la facciamo più, la facciamo finita".

L'uomo è in condizioni disperate. La tragedia si è consumata oggi, venerdì 14 febbraio. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, Tino Bellinello, 87 anni ed ex campione di ciclismo, ha ucciso con un colpo di pistola la moglie Renata Berto, malata da tempo. Poi si è sparato con la stessa arma, tentando il suicidio, come riporta Il Resto del Carlino. Sono stati trovati nella loro stanza da letto, in pigiama. Sul posto si è precipitata la Squadra Mobile. Ulteriori indagini sono in corso.

Bellinello è stato per anni un campione di ciclismo. Classe 1933, egli anni Cinquanta correva nella squadra Veloclub Mantovani e nel corso della sua carriera aveva vinto il primo giro della Provincia nel 1954 con la squadra Toffoli Rovigo. Era in cura per una forma di depressione. Insieme alla moglie era titolare di un distributore di benzina a Rovigo.