Conte e Renzi ci fanno rimpiangere il battibecco Varriale-Zenga | VIDEO

Le previsioni di crescita della Commissione Europea vedono, per un altro anno, l’Italia all’ultimo posto nella graduatoria tra gli Stati membri. La matassa Alitalia sembra essere lontana dall’essere risolta. Dell’Ilva a Taranto non si sa quasi più nulla. I decreti sicurezza, che prima dovevano essere aboliti, poi modificati, sono ancora lì, fermi al palo come Salvini (o chi per lui) li scrisse. Ma la politica italiana, in queste settimane, si sta facendo fagocitare da un duello a distanza all’interno del governo. Una scena – anzi, una serie di scene – che rievocano e nobilitano quel che andò in onda nel pomeriggio di domenica 16 novembre 2008 su Rai 2: Conte-Renzi come Varriale-Zenga. Anzi, peggio.

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Cose dette prima a mezza bocca, poi alzando i toni. Con un dibattito dialettico che ha toccato vette inenarrabili. Quasi peggio di quando al governo c’erano liti quotidiane tra Lega e Movimento 5 Stelle. Ora, colui che ha da sempre rivendicato il suo ruolo di genitore dell’Esecutivo M5S-Pd-LeU e, poi, Italia Viva, ha deciso di non muovere un passo sulla prescrizione, segnando la frattura che rappresenta, inevitabilmente, la seconda crisi di governo nel giro di sei mesi.

Conte-Renzi come Varriale-Zenga

Ma l’attenzione la spostiamo dai temi ai toni. La dialettica utilizzata in questo confronto, che nelle ultime ore ha virato verso le ‘minacce’, ci fa rimpiangere quella scenetta andata in onda a Stadio Sprint il 16 novembre del 2018, al termine del match tra Catania e Torino vinto dai siciliani con il punteggio di 3-2. E lì, in diretta su Rai2, andò in onda il duro scontro a distanza tra il conduttore Enrico Varriale e Walter Zenga.

Dal disagio al degrado

Nessuna etichetta. Conte-Renzi come Varriale-Zenga vede attori diversi con ruoli differenti. Non sappiamo chi interpreti chi. Sta di fatto che quella scena andata in onda quasi 12 anni fa in diretta televisiva, fece scalpore per poi diventare un must virale all’epoca di internet. Ma lì era calcio, era pallone. Qui si parla di politica. E quello che sembrava essere imbarazzante allora, sembra essere degradante adesso.

(foto di copertina: da Stadio Sprint del 16 novembre 2008, RaiDue)