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Il talento del Calabrone, il trailer del film thriller con Sergio Castellitto e Lorenzo Richelmy

Il sorprendente trailer del film di Giacomo Cimini, al suo esordio. Tutto ambientato in una sola notte, è un thriller al cardiopalma su un attentatore (Castellitto) che chiama un conduttore radiofonico (Richelmy) minacciando di suicidarsi facendosi esplodere. Girato a Milano, vede nel cast anche Anna Foglietta.

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Arriva il primo trailer de "Il talento del Calabrone", opera prima del regista Giacomo Cimini che sbarca il 5 marzo nelle sale italiane, distribuito da Paco Cinematografica e Eagle Pictures. Si tratta di un thriller che promette atmosfere mozzafiato, ambientato a Milano e con un'accoppiata di attori decisamente interessante: il "veterano" Sergio Castellitto e il giovane e lanciatissimo Lorenzo Richelmy. Al loro fianco, la sempre brava Anna Foglietta.

Il talento del Calabrone, la trama

La storia è incentrata intorno a Dj Steph (Richelmy), conduttore di un programma radiofonico di successo. Nel corso di una diretta, il giovane si trova di fronte all’annuncio di un ascoltatore di nome Carlo (Castellitto): è intenzionato a suicidarsi e minaccia di farsi esplodere nel centro della città. Steph cerca di dissuaderlo e tra i due parte un duello mentale serratissimo, il tutto nell'arco di una sola notte. Mentre Carlo minaccia di attivare l'esplosivo se il giovane DJ non lo intratterrà in diretta, il Tenente Colonnello Rosa Amedei (Foglietta) del nucleo investigativo dei Carabinieri indaga sull'identità dell'attentatore, scoprendo che il piano dell’uomo, dotato di un’intelligenza superiore, è più complesso del previsto.

Chi è il regista Giacomo Cimini

Giacomo Cimini, romano classe 1977, si è laureato alla London Film School e ha esordito con il cortometraggio "La Città nel Cielo". Ha diretto un altro corto, "The Nostalgist" e ha creato la casa di produzione Wonder Room Productions. Cimini ha svelato che l'idea de "Il talento del Calabrone", il suo primo lungo, è nata da Richelmy: “Questo film è il frutto di un soggetto di Lorenzo e quello che mi ha colpito della storia è che tutti i personaggi nascondono una verità, sia in senso positivo sia in senso negativo. Quello che più mi ha coinvolto è stata la possibilità di raccontare il confronto tra tre personaggi in opposizione l’uno con l’altro: una partita a scacchi che ha come plancia di gioco una città intera”.