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in foto: Un alone attorno al Sole

Spettacolare anello di luce circonda il Sole a Catania: cos’è l’alone di 22°

Poco prima delle 12:00 di giovedì 13 febbraio il Sole a Catania è stato circondato da uno spettacolare anello di luce. Si è trattato di un fenomeno ottico conosciuto col nome di “alone di 22°”, legato alla rifrazione della luce mentre attraversa cristalli di ghiaccio esagonali sospesi nell’aria.

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La mattina del 13 febbraio uno spettacolare anello di luce ha circondato il Sole nel cielo di Catania, affascinando e incuriosendo tutti coloro che si sono accorti del particolare fenomeno. Si è trattato di un cosiddetto “alone di 22°”, un fenomeno ottico che fa parte del gruppo degli aloni scaturiti dai cristalli di ghiaccio. In parole semplici, gli aloni sono anelli di luce che si formano attorno agli oggetti celesti, talvolta osservabili anche mentre “abbracciano” altre fonti luminose. Normalmente si ammirano attorno al Sole, come accaduto nella città siciliana, ma in determinate circostanze possono essere osservati anche in compagnia della Luna (in questo caso prendono il nome di anelli lunari).

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in foto: L’alone fotografato a Catania. Credit: LaSicilia.it

Ma come si forma un alone? Come indicato, sono coinvolti i cristalli di ghiaccio, nello specifico quelli sospesi ad alcuni chilometri di altezza dalla superficie terrestre. Solitamente alla base degli aloni vi sono i cristalli presenti nei cirri (un tipo di nuvola) della troposfera, che "viaggiano" tra i 5 e i 10 chilometri di quota. Quando la luce emessa dal Sole o quella riflessa dal disco lunare (che non è una stella e dunque non brilla di luce propria) attraversa il “muro” composto da milioni di cristalli di ghiaccio, viene rifratta in un modo particolare dando vita all'anello di luce. La sua formazione dipende dall'orientamento (casuale) e dalla forma a prisma con base esagonale dei cristalli; la luce viene rifratta con una specifica angolazione e può suddividersi in vari colori, dando vita a spettacolari anelli colorati. Come spiegato in una infografica dell'Università Statale della Georgia,a  causa degli angoli con cui viene dispersa la luce l'anello manifesta un colore bluastro nella parte esterna e rosso-arancio in quella interna. Gli aloni di 22° (e di 46°) sono i più comuni, poiché quando la luce attraversa un cristallo di ghiaccio viene deviata con angoli compresi proprio in questo intervallo.

Il fenomeno ottico degli aloni non va confuso con quello delle corone, che originano fondamentalmente a causa delle minuscole gocce d'acqua sospese nell'aria. Le corone sono solitamente più piccole e più colorate degli aloni. Questi fenomeni ottici hanno molto in comune con altri spettacoli nel cielo. Tra i più comuni c'è indubbiamente l'arcobaleno, che può formarsi quando la luce attraverso gocce d'acqua sospese nell'aria; per questo può essere osservato dopo un temporale, nei pressi delle cascate, attorno alle fontane e persino nei “soffi” delle balene. I pilastri di luce, analogamente agli aloni, sono invece legati alla rifrazione della luce attraverso cristalli di ghiaccio dalla forma piatta e a base esagonale; i più spettacolari, come quelli immortalati in Canada nel 2017 dal fotografo Timmy Joe Elzinga, possono presentare una moltitudine di colori ed ergersi altissimi nel cielo. Le fonti di luce artificiale sono alla base dei più grandi e affascinanti. Ricordiamo infine i “Sun Dogs”, soli fantasma o più propriamente pareli, che determinano la formazione di fonti di luce alla destra e alla sinistra del Sole, come se ci fossero tre stelle nel cielo. Anche in questo caso, l'origine è legata ai cristalli di ghiaccio.