la Repubblica
Egitto, il presidente della Camera attacca Sassoli: "Sul caso Zaky inaccettabile ingerenza"
Scontro 'istituzionale' sul giovane egiziano, studente a Bologna, arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di "attacchi allo Stato" sui social. Abdel Aal: "Gode di pieni diritti e il suo non è stato un arresto improvvisato'. ll presidente del Parlamento Ue aveva chiesto il rilascio "immediato" dell'universitario
by FRANCESCA CAFERRIIL CAIRO - Il caso di Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell'università di Bologna arrestato più di una settimana fa in Egitto con l'accusa di aver diffuso informazioni dannose per lo Stato si complica. L'Egitto reagisce infatti con forza alle parole di solidarietà verso lo studente arrivate dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
In un comunicato diffuso dalla Mena, l'agenzia di informazione egiziana, il presidente della Camera dei deputati egiziana, Ali Abdel Aal, ha respinto ''categoricamente'' le parole di Sassoli, definendole "un'ingerenza inaccettabile negli affari interni e un attacco contro il potere giudiziario egiziano". Aal ha anche ricordato che Zaky ''gode di pieni diritti'' come tutte le persone arrestate in Egitto e che il suo arresto non è scaturito da un'azione improvvisata ma da un mandato di cattura emesso già nel settembre 2019.
Il presidente del Parlamento Ue aveva chiesto il rilascio "immediato" dello studente e attivista, sottolineando che "l'Ue condiziona i suoi rapporti con i Paesi terzi al rispetto dei diritti umani e civili. Il presidente della Camera egiziana si è anche detto rammaricato dal fatto che, a suo dire, Sassoli si sia basato su "informazioni false e inesatte" diffuse da organizzazioni che mancano di credibilità.
Zaky si trova in un carcere di Mansura, la sua città di origine, 120 chilometri dal Cairo, dove ieri ha ricevuto la visita della famiglia e dei suoi avvocati. Domani un giudice dovrà decidere dell'appello contro il suo arresto presentato dai legali dell'Eipr, l'ong per cui lavora.