la Repubblica
Basket Nba: Boston-Clippers show, a Gallinari il derby con Melli
I Celtics battono la franchigia di Los Angeles dopo due overtime, Tatum (39 punti) vince il duello con Leonard. Al TD Garden fnisce 141-133. New Orleans si gode Zion Williamson (32 punti), ma alza bandiera bianca contro gli Oklahoma City Thunder, 29 per Danilo
WASHINGTON - Boston Celtics (38-16) e Los Angeles Clippers (37-18) sentono il profumo dell'All Star Game e al TD Garden mettono in scena un vero e proprio show in quella che da tutti è già considerata la gara dell'anno, almeno fino ad ora. Finisce 141-133 per i padroni di casa dopo due overtime con un Tatum spettacolare, protagonista con 39 punti, che stravince il confronto con Kawhi Leonard, autore di 28 punti. I Clippers, che perdono nel primo tempo George per un problema muscolare al flessore sinistro, si affidano a un Lou Williams in versione monstre (35 punti) e ad Harrell, come sempre prezioso (24 punti), ma non basta.
Lo show del TD Garden
Il primo quarto è uno spettacolo per gli occhi, chiuso 32-20 per i Clippers che partono davvero forte. Tatum tiene botta a Leonard e Harrell dalla panchina è chirurgico. Kemba Walker inizia a macinare punti nel secondo quarto e con l'aiuto di Hayward riporta sotto i Celtics arrivando all'intervallo sopra di due: 60-58. Tra i Clippers si salva solo Harrel con 16 punti a metà gara, ma con 5/5 dal campo e 6/6 dalla lunetta, praticamente perfetto. Si rientra in campo senza Paul George e Boston vola subito sul +10 (72-62). Lou Williams allora decide di salire in cattedra e guidare i suoi alla rimonta. Clippers a -1 a pochi secondi dalla terza sirena, ma due giochi di Tatum regalano il +4 (91-87) dopo 36′. L'ultimo quarto si gioca punto a punti, quando Williams firma il 107 pari a 4′ dalla sirena finale entrano in scena gli arbitri che nella volata finale provano a rovinare lo show con chiamate ai limiti dell'assurdo. Una tripla di Morris manda tutti al primo supplementare dove Tatum surclassa Leonard. E' suo il canestro che vale il secondo overtime. Poi è show nello show con Hayward che fa impazzire il TD Garden con una tripla, due liberi, una stoppata, una palla rubata e un ribalzo che valgono la vittoria.
A Gallinari il derby con Melli
C'è spazio nella notte anche per il derby italiano tra Nicolò Melli, fresco di convocazione per l'All Star Game, e Danilo Gallinari. Allo Smoothie King Center i New Orleans Pelicans (23-32) si arrendono agli Oklahoma City Thunder (33-22) 123-118 al termine di una bella partita in bilico fino alla fine. Melli, chiamato al posto dell'infortunato DeAndre Ayton per partecipare al "Rising Star Game", la sfida tra Usa e Resto del Mondo ristretta ai rookie e ai giocatori del secondo anno, si sta dimostrando il partner perfetto al fianco dell'astro nascente Zion Williamson che alla sua 10/a presenza in Nba ha segnato 32 punti. L'azzurro ha giocato ben 24′ alzando il muro della difesa di casa rendendosi protagonista con 3 rimbalzi e 3 stoppate, provando a dare una mano anche in attacco con due triple su cinque tentativi. Gallinari che a tratti ha dovuto vedersela col connazionale, è stata decisivo nella vittoria dei suoi. L'ex Clippers ha chiuso con 29 punti, 2 rimbalzi, 1 assist e 2 recuperi in quasi 33′ dimostrandosi fondamentale nel finale con 11 punti negli ultimi 270 secondi.