Mafia. Gdf: 'Diabolik' e Casamonica furono garanti di pax mala Ostia
Siamo alla fine del 2017, quando le tensioni tra le due fazioni capitanate da Roberto Spada e Marco Esposito erano a un passo dal far scoppiare una guerra tra clan. Piscitelli in una intercettazione al boss Salvatore Casamonica: "Sui miei ti metto tutte e due le mani sul fuoco"
Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, e il boss Salvatore Casamonica furono garanti di una pax tra la mala di Ostia nel momento in cui, alla fine del 2017, le tensioni tra le due fazioni capitanate da Roberto Spada e Marco Esposito erano a un passo dal far scoppiare una guerra tra clan.
A garantire l'accordo, oltre a Casamonica per gli Spada, e Diabolik per Esposito, fu l'avvocato del foro di Roma Lucia Gargano che, secondo chi indaga, collaborò con gli Spada e oggi è finita ai domiciliari con l'accusa di concorso in associazione mafiosa. Ordine di arresto, per lo stesso reato, anche per Salvatore Casamonica, già detenuto al 41bis nel carcere di Nuoro. Piscitelli è morto in un agguato il 7 agosto del 2019 e le indagini sull'omicidio sono tuttora in corso.
Diabolik in intercettazione: "Sui miei ti metto tutte e due le mani sul fuoco"
"Sui miei ti metto tutte e due le mani sul fuoco… Il sì deve essere sì e il no deve essere no!". Così Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, parlava al boss Salvatore Casamonica durante l'incontro del 13 dicembre 2017, in un ristorante di Grottaferrata, durante il quale venne suggellata la pace tra le due fazioni che a Ostia si stavano facendo la guerra.
I dialoghi della riunione, convocata dai due boss e dall'avvocato Lucia Gargano che secondo chi indaga aiutava i Casamonica, furono interamente intercettati grazie alla presenza di un infiltrato della guardia di finanza che da tempo indagava sui Casamonica. Si parlò degli equilibri della mala di Ostia, messi a rischio dalle tensioni seguite all'arresto di Roberto Spada e a una serie di pesanti intimidazioni successive all'uscita di scena del boss. Tutti furono d'accordo sulla necessità di mettere pace, per garantire gli affari, fra il clan Spada e il gruppo avverso di Marco Esposito.