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Esistono cibi afrodisiaci? Il sessuologo spiega il legame tra sesso e cucina (e consiglia pomodori)

“Cibo e gioco della seduzione sono strettamente legati. Ma un alimento può essere afrodisiaco non soltanto per alcune caratteristiche nutrizionali”. Lo psichiatra e sessuologo Marco Rossi spiega il legame a doppio filo tra cibo e sesso e perché alcuni alimenti sono afrodisiaci anche soltanto per il modo in cui si mangiano.

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Ha ragione Isabel Allende: "Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra la gola e la lussuria". Come spiega nel suo libro "Afrodita", ci sono alcuni sapori speciali che, grazie a delle reazioni chimiche o a delle associazioni mentali, riescono a far incontrare i due peccati capitali, scatenando una festa dei sensi. Ma da cosa nasce questo legame a doppio filo tra sesso e alimentazione? "Il cibo è fondamentale per la vita. Allo stesso modo del sesso. – spiega a Fanpage.it lo psichiatra e sessuologo Marco Rossi, presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale – Pensiamoci bene: il nutrimento è proprio il primo atto d'amore che lega madre e figlio, è il primo punto in cui si riversa e si concretizza l'amore tra madre e figlio". Un primo appuntamento romantico spesso include una cena o un drink: "Quando due persone si incontrano i primi gesti seduttivi ruotano quasi sempre intorno al cibo".

Afrodisiaci: questione di chimica?

E se già la tavola di per sé è in grado di rimandare a un concetto di seduzione, immaginiamo la portata che possono avere i cibi afrodisiaci: "Quando parliamo di cibi afrodisiaci ci riferiamo a quegli alimenti in grado di migliorare la prestazione sessuale o emotiva. In realtà non esiste un vero e proprio alimento che rispecchi da solo il senso pieno del termine. Ma ce ne sono diversi che hanno delle particolari caratteristiche tali da renderli appunto afrodisiaci". Molto spesso oltre le caratteristiche chimiche è anche la simbologia o il modo in cui questi vengono mangiati a innescare delle reazioni: "Pensiamo alle ostriche: la forma, il fatto che siano umide, la necessità di doverle mangiare con le mani, sono tutte caratteristiche che rimandano a delle allusioni. È un piatto afrodisiaco per la situazione che crea (e poi contiene anche zinco che è in grado di aumentare il livello di testosterone)". 

5 cibi afrodisiaci da provare

E se le ostriche, e più in generale i frutti di mare, con la loro forte carica simbolica, riescono ad avere il potere di scatenare fantasie e animare cene a lume di candela, ci sono anche 5 alimenti speciali che, grazie alle loro proprietà chimiche, costituiscono a tutti gli effetti degli afrodisiaci: "Al primo posto c'è il peperoncino – spiega l'esperto – è un vasodilatatore e per questo ha un vero potere sia sull'uomo che sulla donna, certo è che per avere un effetto significativo bisognerebbe mangiarne in una quantità piuttosto abbondante, cosa che non è sempre possibile. Poi ci sono i pomodori, a cui nessuno attribuirebbe la caratteristica di afrodisiaco, ma invece sono molto utili per la circolazione. Poi c'è l'anguria, anche questa ha un potere vasodilatatore, simile alle pastiglie che aiutano il sesso (le proprietà dell'anguria sono anche simili a quelle del pompelmo rosa, ma attenzione se si assumono farmaci perché il pompelmo può interferire con il loro effetto). Poi c'è la frutta secca, in particolare i pistacchi, ricca di arginina, che favorisce l'erezione. Infine abbiamo il cioccolato fondente che contiene flavonoidi, previene i problemi legati alla disfunzione erettile, combatte la pressione alta e il colesterolo e dà un certo appagamento psicologico grazie al fatto che contribuisce alla produzione di serotonina (per questo lo consuma anche chi soffre d'amore). Inoltre alcuni di questi, come i pomodori e la frutta secca, sono anche in grado di prevenire il cancro alla prostata". 

Ginseng e zenzero: le radici dal potere afrodisiaco

Il caffè al ginseng che prendete dopo pranzo per affrontare un pomeriggio di lavoro, assumerà tutto un altro sapore: non tutti sanno infatti che questa pianta ha delle proprietà afrodisiache. "Il ginseng, lo zenzero, grazie anche alla sua forma fallica, sono radici che stimolano la circolazione e aumentano il desiderio sessuale. Poi c'è anche la maca del Perù che aumenta la resistenza, l'energie e la vitalità. E poi ci sono anche il tribulus terrestris e il fieno greco che contribuiscono a stimolare la produzione di testosterone e ad aumentare il desiderio". 

San Valentino: cena a casa o al ristorante?

Se state programmando come passare la sera di San Valentino con il vostro partner, lasciate perdere aperitivi mordi e fuggi e dopo cena: l'importante è che si mangi insieme. "L'afrodisiaco inizia già da lì. – spiega il dottor Rossi – Già durante la preparazione per andare a cena". A seconda dello stato della vostra relazione optate per una serata al ristorante o per una cena da preparare a quattro mani: "Se sentite l'esigenza di parlare, perché durante la settimana siete presi da mille impegni, il consiglio è andare a cena fuori. Sarete serviti, non dovrete preparare nulla e avrete tantissimo spazio e tempo per interagire con il vostro partner. Cucinare insieme, preparare un piatto speciale è una serata ideale per le coppie che hanno bisogno di vicinanza fisica. E la cucina in questo caso può anche diventare un'alcova, luogo del kitchen-sutra: impastare, preparare un piatto insieme, può diventare un bel gioco, per legare ancora di più cucina, cibo e sessualità". In tutti i casi, attenzione all'alcol: "Uno, massimo due, bicchieri di vino, sono concessi. Il vino infatti può essere un buon afrodisiaco perché tranquillizza e disinibisce. Ma assunto in quantità maggiore è un deprimente del sistema nervoso centrale". Cosa cucinare allora se si decide di restare a casa? "Tre ricette per chi decide di cenare a casa: spaghetti o tagliatelle con il salmone e il peperoncino, cozze al curry oppure gamberi con piselli o fave". Il menù di San Valentino è servito.