Il consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo difende la legge regionale contro la diffusione del gioco d'azzardo patologico
Mercoledì sera voto all'unanimità per dire no alla proposta della Lega che punta ad eliminare la retroattività al rispetto del distanziometro per le attività di gioco legale
by cristina mazzarielloIl consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo ha votato all'unanimità in difesa della legge regionale contro la diffusione del gioco d'azzardo patologico. Maggioranza e minoranza si sono apertamente schierati contro la proposta di legge in Piemonte della Lega che punta ad eliminare la retroattività al rispetto del distanziometro per le attività di gioco legale.
Ha esordito la vice sindaca Roberta Robbione che ha espresso “decisa contrarietà alle modifiche della legge regionale 9/2016. Una legge che sta dando frutti positivi al contrasto gioco d'azzardo, che dovrebbe essere potenziata e non di certo indebolita”.
Sottoscrive tutto anche la consigliera di minoranza Ilda Maccario: “Come gruppo Borgo 3.0 siamo da sempre sensibili su questo tema”.
Conferma il capogruppo di Borgo 3.0 Marco Bona: “A Borgo il capitale giocato è circa pari al bilancio comunale, una sottrazione di risorse alla collettività che fa spavento. È scandaloso che lo Stato Italiano non metta mano a questa situazione. È lodevole che lo abbia fatto la regione Piemonte. Una legge che sicuramente non deve essere indebolita”.
Per l'assessore Beppe Bernardi “il gioco d'azzardo è una piaga maledetta che colpisce chi ha meno risorse e possibilità finanziarie”.
Si è schierato contro la proposta anche il consigliere di minoranza Piermario Giordano nonostante la sua appartenenza alla Lega: “Il giocatore ludopatico non lo vediamo, non dà segnali. È questo il problema. In Italia occorre fare ancora molto. Mi batterò per aprire un dialogo con Cirio e i miei colleghi della Lega affinchè ci siano ulteriori restrizioni a questa legge. Lo faccio mettendo da parte la casacca che ho addosso e votando secondo coscienza”.
Ha concluso la consigliera Clelia Imberti: “L'intervento su questo fenomeno deve essere forte e deciso e senza alcuna eccezione”.