Dieta di San Valentino: i cibi dell’amore secondo Coldiretti

Dal pistacchio di Bronte, al peperoncino, fino al finocchietto selvatico, i consigli sui migliori cibi afrodisiaci da mettere in tavola per San Valentino non mancano

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Frutta secca, proprietà e calorie

San Valentino, giorno da sempre dedicato all’amore, è finalmente arrivato. Sono tante le coppie che scelgono di celebrarlo organizzando una cena romantica. Cosa portare in tavola in un’occasione così speciale? Molto interessanti a tal proposito sono i consigli di Coldiretti, i cui esperti sottolineano come, tra i prodotti tipici delle varie Regioni italiane, ci siano tantissimi cibi afrodisiaci perfetti da mettere nel piatto la sera di San Valentino.

In questo elenco è possibile includere il pistacchio di Bronte, eccellenza siciliana caratterizzata da un notevole contenuto di antiossidanti. Il pistacchio, inoltre, in virtù della presenza dell’amminoacido arginina rappresenta anche un alleato speciale delle prestazioni intime maschili.

Si potrebbe andare avanti ancora tanto a elencare i cibi che non dovrebbero mancare sulle tavole di San Valentino secondo Coldiretti. Da non trascurare, per esempio, sono le proprietà afrodisiache dell’aglio di Galeno e dello scalogno. Gli esperti di Coldiretti pongono l’accento anche sulla cipolla rossa che, quando viene tagliata a metà, sprigiona un aroma in grado di irretire i sensi.

Il vero re della dieta di San Valentino è però il peperoncino (che, come tutti i cibi elencati in queste righe, dovrebbe essere assunto dopo aver chiesto consiglio al proprio medico curante). Questa pianta annuale, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, è nota per i suoi effetti vasodilatatori a carico della circolazione periferica, peculiarità che ha effetti concreti importanti sulle prestazioni sotto le lenzuola.

Lo stesso discorso si può fare per la ‘nduja, inconfondibile insaccato calabrese considerato afrodisiaco proprio per via della presenza del peperoncino. Da citare è anche l’anguilla, la cui inclusione nella dieta di San Valentino ha fondamenti più che altro simbolici: nella tradizione popolare si tende infatti ad annoverarla tra i cibi afrodisiaci in quanto la sua forma ricorda quella del serpente tentatore di biblica memoria.

Come già accennato, l’elenco dei cibi che dovrebbero trovare posto sulla tavola di San Valentino è davvero ampio! Anche lo zafferano, per esempio, è considerato un alimento utile al benessere sessuale. Come mai? Prima di tutto perché aiuta a ottimizzare la circolazione periferica. Inoltre, contribuisce ad attivare la secrezione di ormoni in grado di migliorare la sensibilità delle mucose.

Degne di un cenno sono anche le proprietà dei pinoli che, in virtù della ricchezza in zinco, aiutano a equilibrare i livelli di testosterone maschile. Un ottimo punto di riferimento quando si parla di cibi che aiutano a riequilibrare gli ormoni sessuali femminili è il finocchietto selvatico. Da non trascurare è pure l’efficacia afrodisiaca delle giuggiole – dalle quali si prepara il liquore noto come brodo di giuggiole – e del tartufo.

Ricordiamo infine che, nell’eventualità della scelta di spezie provenienti da Paesi esotici, gli esperti di Coldiretti raccomandano di fare molta attenzione in quanto, molto spesso, questi prodotti sono frutto di filiere che rispondono a regole di sicurezza alimentare molto meno stringenti rispetto a quelli vigenti in territorio UE.