Arrestati Salvatore Casamonica e la legale che siglò la 'pax mafiosa'
Roma, 'pace' tra clan per evitare guerra di mafia. Arrestati un'avvocatessa e il capo dei Casamonica
I finanzieri del Comando provinciale di Roma impegnati nell'operazione "Tom Hagen" stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di Salvatore Casamonica (esponente apicale del clan, attualmente sottoposto al 41-bis, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere) e di un avvocato del Foro di Roma (ai domiciliari), entrambi indagati per il reato di concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso. I due, in concorso tra loro e con Fabrizio Piscitelli alias 'Diabolik' – il noto capo ultrà ucciso il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti – secondo gli investigatori hanno "contribuito concretamente al perfezionamento di un accordo finalizzato a stabilire la pace fra il clan mafioso Spada e un altro gruppo criminale operante a Ostia capeggiato da Marco Esposito detto 'Barboncino', contribuendo, in tal modo, a conservare la capacità operativa degli stessi Spada'. Il provvedimento è stato emesso dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della capitale.
Le indagini si sono sviluppate nello stesso contesto investigativo delle precedenti operazioni delle Fiamme gialle (“Brasile Low Cost" e “Grande Raccordo Criminale"), grazie alle quali sono stati arrestati per reati di narcotraffico, oltre a Salvatore Casamonica, Dorian Petoku, Tomislav Pavlovic, Fabrizio Fabietti e altre 51 persone. Monitorando sul territorio l’evolversi di diverse trattative criminali, i finanzieri e i loro undercover hanno intercettato, in presa diretta, Salvatore Casamonica e “Diabolik” mentre concordavano la pax mafiosa tra il clan Spada e il sodalizio facente capo ad Esposito. Per siglare e mantenere l’accordo, i due “garanti” avevano però bisogno del supporto di un professionista quale trait d’union con libertà di movimento, credibile agli occhi degli altri criminali e con possibilità di accesso alle aule di Tribunale e agli istituti carcerari. Il 13 dicembre 2017, il legale e' arrivato in un ristorante a Grottaferrata dove, di lì a poco, sarebbe iniziata la riunione illecita.
Mafia: gip, "Casamonica e legale plenipotenziari clan"
"Salvatore Casamonica e Lucia Gargano ricoprivano il ruolo di plenipotenziari del clan Spada con lo scopo, poi realizzato, di porre fine agli atti intimidatori perpetrati nei confronti del sodalizio, mentre Fabrizio Piscitelli", ucciso il 7 agosto scorso al Parco degli Acquedotti, in zona Tuscolana, nella Capitale, "rappresentava gli interessi del gruppo capeggiato da Marco Esposito detto Barboncino".
Questo quanto scrive il gip di Roma Corrado Cappiello nelle 21 pagine di ordinanza di custodia cautelare a carico di Salvatore Casamonica, già detenuto in carcere, e l'avvocato Lucia Gargano, finita ai domiciliari. Il legale, secondo quanto emerge dalle carte, "svolgeva il ruolo fondamentale di trait d’union tra Carmine Spada detto Romoletto e Fabrizio Piscitelli, i quali non potevano incontrarsi perché il primo era sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di Roma e il secondo a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Grottaferrata". L'indagine della Guardia di Finanza è coordinata dal procuratore facente funzioni Michele Prestipino.
Mafia: "Diabolik" a Casamonica,"sui miei mani su fuoco"
"Sui miei ti metto tutte e due le mani sul fuoco… Il sì deve essere sì e il no deve essere no!". Così parlava Fabrizio Piscitelli, conosciuto come "Diabolik" - ucciso da un colpo di pistola alla testa il 7 agosto scorso, intercettato il 13 dicembre 2017 - in un ristorante di Grottaferrata in una riunione convocata ad hoc con l’avvocato Lucia Gargano e Salvatore Casamonica in cui discutevano degli equilibri mafiosi di Ostia e della necessità di mettere pace fra il clan Spada e il gruppo avverso. Come riportato nell’ordinanza di 21 pagine, firmata dal gip Corrado Cappiello, Salvatore Casamonica e Piscitelli fungevano dichiaratamente da garanti dell’accordo che sarebbe stato raggiunto.