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San Valentino,strage dell’intelligenza. Il falso glam Renzi gioca con la crisi

Pur avendo un consenso simile a quello del PSIUP dei bei tempi, Renzi gioca a fare il “Bettino-Ago della Bilancia”

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Lo stato di agitazione, di alterazione e di frenesia scomposta di molti esponenti del Governicchio/Governissimo in carica non occupa più gli interessi sia pure marginali degli italiani, verso la politica se si escludono i profughi della carta stampata, e del talkismo dilagante.

Non solo non sono allineati su nulla, ma l’imprevedibilità e l’inaffidabilità del boyscout fiorentino, e delle sue lagne sono diventate una litania insopportabile, Renzi è la nostra cambiale, contratta in un periodo di difficoltà ma che ci opprime da troppo tempo con le scadenze puntuali.

Il battutista falso-glam gioca col Parlamento e le Istituzioni con una sfrontatezza e una spocchia che nemmeno nella prima repubblica si era mai vista, e pur avendo un consenso simile a quello del PSIUP dei bei tempi, gioca a fare il “Bettino-Ago della Bilancia”, fate voi le debite proporzioni.

Ora combatte il presunto giustizialismo di un governo che ha voluto come pedana di lancio per le sue spettacolari pubbliche relazioni, la sua visibilità aveva bisogno di questa improponibile boccata d’aria(inquinata) e il PD non ha perso tempo per finire nel trappolone che il furbissimo ha organizzato.

Il Governone del dentro tutti è improbabile e dopo Draghi come candidato ci resta Greta Thunberg e Elodie, che non saranno esperte di politica ma riuscirebbero comunque a dare un’immagine più seria di un'istituzione talmente compromessa e contraddittoria, ingestibile e instabile che Giuseppe Conte più che Presidente del Consiglio dovrebbe diventare Beato.

Siamo a San Valentino, giornata dedicata agli innamorati e al ricordo della famosa Strage, e potrebbe ripetersi il rito della Crisi, del Ribaltone, del triplo salto mortale o semplicemente del salto della quaglia, sport molto praticati dalle parti del maleducato sorridente (che già scelse il giorno degli innamorati per far cadere il governo Letta nel 2014), che manda avanti i suoi scherani che non sanno neppure quali sono i gruppi, in quel momento, che sostengono il Governaccio.

Non ci interessa molto quello che farà MR perché la sua imprevedibilità, la contraddizione in termini di ogni sua lieve affermazione non riescono più ad appassionarci, anche se siamo sicuri che sta preparando le armi per recarsi in un garage di Chicago, o forse in un’aula di Roma.

L’istituzione per Matteo è uno specchio dove rimirare la sua grandezza, dove manifestare la sua presunta superiorità, con l’arte dello sberleffo e dell’inganno che non hanno nulla di nobile e neppure di spregiudicato, sono soltanto effetti speciali che gli consentono, e gli hanno consentito fino ad ora di farla franca, e speriamo ancora per poco.

Farà cadere il governo o lo terrà in vita? Questo non è il problema quando all’orizzonte si preannuncia comunque qualche elezione politica dove il nostro Falstaff moderno partirà come protagonista e potrebbe risultare oltre che marginale, ininfluente,e questo per qualsiasi patologia narcisistica è la peggiore morte possibile.