Bergamo, scoperti 7 lavoratori in nero in un ristorante, uno percepiva il reddito di cittadinanza
Un’operazione della guardia di finanza di Treviglio ha portato alla luce 15 casi di lavoratori in nero in un’indagine che ha avuto luogo nella Bassa bergamasca. Si è scoperto che un ristorante, con due sedi a Treviglio e Lurano, si avvaleva delle prestazioni di sette lavoratori tutti pagati in nero: uno dei dipendenti percepiva anche il reddito di cittadinanza nonostante l’attività lavorativa.
by Luca GiovannoniLavoravano senza essere regolarmente assunti all'interno di un ristorante con due sedi in provincia di Bergamo: a Treviglio e a Lurano. È quanto emerge da una serie di controlli effettuati dalla guardia di finanza di Treviglio. In tutti sono sette i dipendenti che erano impiegati in nero nei due locali, con l'aggravante che uno dei dipendenti percepiva anche il reddito di cittadinanza. Un caso simile in un altro bar di Treviglio, dove il titolare sfruttava illecitamente la forza lavoro e uno dei due subalterni sfruttava senza averne diritto l'indennità di disoccupazione (Naspi).
I provvedimenti delle Fiamme Gialle
I datori di lavoro che pagavano in nero i dipendenti sono stati multati con le sanzioni amministrative previste in termini di legge. Inoltre la guardia di finanza ha segnalato gli illeciti all'ispettorato del lavoro, mentre per i dipendenti che percepivano in modo indebito il reddito di cittadinanza o l'indennità di disoccupazione è stata subito attivata la direzione provinciale dell'Inps Bergamo in modo da bloccare l'erogazione dei sussidi. Gli stessi dipendenti che percepivano reddito di cittadinanza e indennità di disoccupazione sono stati denunciati alla procura di Bergamo per truffa ai danni dello Stato e per non aver dichiarato per tempo la nuova posizione di lavoro. I titolari hanno infine dovuto regolarizzare la posizione di tutti i lavoratori assunti in modo irregolare
I numeri dell'operazione dei finanzieri
In totale la guardia di finanza ha portato alla luce 15 casi di dipendenti in nero e altri cinque irregolari. I controlli dei finanzieri si sono concentrati sopratutto bar, ristoranti e parrucchieri. Le ispezioni sono state eseguite su nove locali della bassa bergamasca, con il risultato di sanzioni per oltre 30mila euro e altre azioni per il recupero delle indennità indebitamente percepite.