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In tv

Masterchef, Francesca Moi supera l'ultima prova e resta in gara

Bocciatura e lacrime sulla cucina di lago, ma poi la giovanissima sarda se la cava

Culurgiònes (detti anche culurgiònis, culurjònes, culijònis, culurjònis, culunjònis, culinjònis, culurzònes) sono una pasta ripiena tipica della Sardegna. Con questo nome si intende la versione a base di patate, pecorino, menta dell'Ogliastra .

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Ma a Francesca Moi bastano il latte e la farina, sì, il latte e la farina, perché i culurgiones diventino un'altra cosa ancora - nuove rotondità, nuove sfumature, nuove sapidità. Se, poi, avete visto la puntata di "Masterchef" ieri notte su Sky Uno, allora non vi saranno sfuggiti i colori: gamma, sequenza, gradazione che la piccola grande Francesca Moi miscela nel piatto, così buono, così bello.

Ma la gara è serrata. E, dopo una Mistery Box per la quale, chissà perché, i giudici Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli non la premiano, la prova sulla cucina di lago con lo stellato Davide Caranchini è complessa. Il pesce gatto con riso in cagnone e vermut cuoce nell'argilla. Francesca Moi la modella, le mani lavorano veloci, con perizia, senza indugio, ma c'è qualcosa che non va. Il pesce è crudo. La salsa è una marmellata. Che cosa è successo?

Lo chef emette il verdetto. Ed è una bocciatura. Francesca Moi piange, i nervi cedono, la tensione è tanta. C'è stanchezza, paura, delusione. "No, no", e scuote la testa - mentre si asciuga le lacrime.

Ci vuole forza, adesso, per andare avanti. La prova in formazione brigata è a Milano, quartiere Brera, e la piccola grande Francesca Moi sa che, adesso, non può sbagliare. Ma non ce la fa.

L'ultimo tentativo, un timballo di pasta nella ricetta di don Alfonso Iaccarino, la salva.

Francesca Figus