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San Valentino e l’amore ai tempi della Generazione Z: romantici e attenti ai congiuntivi

Come festeggeranno San Valentino 2020 i ragazzi della Generazione Z? Skuola.net ha effettuato un sondaggio tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni, individuando dieci cose da sapere su come intendono l’amore i giovanissimi. E non mancano le sorprese: amano le relazioni lunghe, trovano il partner sui social, guardano all’interiorità ed anche ai congiuntivi.

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San Valentino è la giornata dedicata agli innamorati di tutte le età, con le dovute differenze. E questo vale anche per la Generazione Z, che comprende tutti nati tra il 1995 e il 2012. Ragazzi cresciuti nel pieno boom di Internet, abituati al multitasking e all'uso simultaneo di diversi dispositivi, ancora più interconnessi dei Millennials. Cosa ne pensano loro dell'amore e dei rapporti sentimentali? Skuola.net ha intervistato tremila giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni individuando dieci cose da sapere su come intendono l’amore i giovani e i giovanissimi. E non mancano le sorprese, per esempio che a San Valentino festeggiano anche i single e soprattutto chi vuole fare colpo deve stare attento all'uso dei congiuntivi.

Lo spirito libero non va più di moda: il ritorno del fidanzato

A differenza di quanto possano credere le generazioni più adulte, per i ragazzi di oggi è ancora importante avere al proprio fianco un partner stabile. Lo pensano ben 9 intervistati su 10. Anche se, la stragrande maggioranza (80%) se non lo trova non se ne fa una malattia: meglio aspettare la persona giusta. Solo 1 su 10 dice di stare meglio senza legami. Posti poi di fronte al bivio “relazione fissa e lunga” oppure “tanti partner
diversi per poco tempo”, l’86% sceglie la prima opzione.

Mi innamoro se… è simpatico e azzecca i congiuntivi
Il partner dei sogni lo si trova per la Generazione Z guardando soprattutto al carattere piuttosto che all'esteriorità. Per il 30%, infatti, ‘lui’ o ‘lei’ deve essere innanzitutto divertente e solare; per il 15% intelligente e acculturato; per il 14% sicuro del fatto suo; per il 13% deve innescare una perfetta sintonia. Solo il 12% mette in cima alle caratteristiche valutate la bellezza fisica.

Non si scherza con la “prima volta”
I ragazzi del terzo millennio si dimostrano, dunque, molto meno superficiali di quanto si possa pensare. Se il luogo comune è che tendano a “bruciare le tappe”, non significa che queste non abbiano un significato importante per loro. La ‘prima volta’, ad esempio, per l’89% è una cosa da non sprecare con una persona qualsiasi ma da fare al momento giusto.

Romanticismo? Sì, ma non esageriamo
Il romanticismo, quindi, fa parte della Generazione Z. Non è un caso allora che il 72% crede nell’amore vero, quello che arriva una volta nella vita e che dura per sempre. Certo fa riflettere il fatto che ben il 28% pensi che sia roba da aspiranti principi azzurri e biancaneve: una favola a cui non si crede più da un pezzo.

Il vero amore è…
Per un intervistato su 2 significa semplicemente volersi bene ed esserci sempre l’uno per l’altro. Se guardiamo al resto delle risposte, le cose si complicano. Per il 12%, forse più favorevole agli estremismi, esiste solo quando l’uno non può vivere senza l’altro; per il 10% è quasi uno schema di difesa verso l’esterno, e si rivela quando si è uniti contro tutto e tutti. L’8%, poco propenso alla privacy, vuole condividere ogni cosa con il partner, mentre una quota simile crede che l’amore sia passione. E basta.

L’amore virtuale è più reale di quanto si pensi
Quando si pensa alla Generazione Z, l’immagine è chiara: giovani chini sullo smartphone almeno metà del loro tempo. Quindi, non dovrebbero sorprendere i risultati del sondaggio di Skuola.net secondo i quali per il 54% è possibile trovare l’amore sui social network. Ed effettivamente a quasi 1 su 3 è capitato di innamorarsi di una persona conosciuta online. Piattaforme sociali che hanno un ruolo anche durante la relazione: per il
63% aiutano mantenere vivo il rapporto, per il 9% sono addirittura fondamentali.

Il primo appuntamento si passa mano nella mano
Che l’approccio sia reale o virtuale, affinché l’amore diventi concreto si deve passare ai primi incontri. Se andiamo a curiosare sulle abitudini dei ragazzi, sembra che – per rompere il ghiaccio – l’invito a fare una passeggiata romantica vince su tutto: la sceglie il 23%. Subito dietro un grande classico: cena o aperitivo tête-à-tête (21%). Terzo posto per qualcosa di meno impegnativo: una chiacchierata pomeridiana, davanti a un caffè o ad un gelato (19%).

Storie d’amore… non così lunghe
Peccato che, prima o poi, ci si debba scontrare con la realtà. Che rende difficile mantenere in piedi relazioni per un tempo prolungato. Dovendo pensare alla sua storia più longeva, solo 1 su 4 dice di essere riuscito a stare con la stessa persona per più di un anno; 1 su 10 ci è andato vicino. Il 20% ha resistito qualche mese. Il resto è quasi irrilevante.

Ti amo, ma non toccare il mio migliore amico
Per gli intervistati da Skuola.net, se si trovasse tra incudine e martello, a scegliere tra amico/a e fodanzato/a, il 29% lascerebbe l’amore; solo il 20%, al contrario, metterebbe in pausa l’amicizia (da osservare tuttavia che la restante parte, la metà degli intervistati, mollerebbe entrambi per essersi trovato di fronte a una scelta). E il 79% non si sognerebbe neanche lontanamente di tradire un amico per amore. Un sentimento talmente forte, l’amicizia, che non è escluso possa trasformarsi in qualcosa di più: per il 61% è possibile che ci si innamori del migliore amico, al 31% è già successo.

Tutti festeggiano San Valentino (anche i single)
Ma, alla fine, come festeggeranno questo S. Valentino quelli che attualmente hanno una relazione, circa un 40% di “fortunati”? Iniziamo col dire che non tutti lo faranno: saranno circa 7 su 10, molti dei quali (23%) solo perché ‘costretti’ dal partner. Quasi tutti o dedicheranno più tempo del solito all’altro (42%) oppure organizzeranno per lui o lei qualcosa di speciale (38%). Il regalo importante? Solo per il 2% è un gesto di vero amore. Per quanto riguarda i single, anche parecchi di loro hanno voglia di festeggiare: il 40% uscirà a divertirsi e, magari, troverà l’amore proprio a San Valentino.

Articolo in collaborazione con Skuola.net