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la Repubblica

Caos Air Italy: tra offerte "rivali" e telefonate senza risposta, i consigli per i viaggiatori rimasti nel limbo

La compagnia ha garantito la riprotezione in alcuni casi: allora conviene o no accettare le tariffe scontate offerte da RyanAir, Alitalia ed EasyJet? Nel frattempo la società non risponde né al telefono né alle email

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L'assemblea lampo, la liquidazione, il messaggio rassicurante a tutti i viaggiatori. E ora i primi dubbi, tra servizio clienti irraggiungibile, riprotezioni sempre più improbabili e possibili esposti ad Antitrust.
 
Il tracollo di Air Italy, zavorrata da perdite per quasi 400 milioni in due anni è stato repentino. Ma altrettanto rapidamente, sul suo sito (https://www.airitaly.com/), la compagnia ex Alisarda aveva cercato di tranquillizzare tutti i viaggiatori, sostenendo che fino al 25 febbraio non ci sarebbero stati problemi e, dopo questa data, tutti avrebbero ricevuto il rimborso completo o la riprotezione.
 
In particolare, la riprotezione (che avviene quando una compagnia aerea si adopera per far volare un suo cliente con un altro vettore, nel più breve tempo possibile) è una possibilità garantita da Air Italy a chi ha il volo di andata prima del 25 febbraio e quello di ritorno dopo questa data. I dettagli, spiega l'azienda decotta, "saranno forniti a partire dal 18 febbraio 2020 chiamando il numero dall'Italia: 892928".

La "generosità" dei concorrenti

Nel frattempo, però, i tre principali operatori italiani (Ryanair, Alitalia e EasyJet) hanno presentato offerte speciali ad hoc per i clienti che hanno in mano un biglietto Air Italy.

 
Un mix di generosità e (tanto) marketing per accaparrarsi clienti che, a qualcuno, non piace granché. Il fatto che Air Italy si sia impegnata a garantire i voli fino al 25 e a offrire la riprotezione per quelli post-25 (purché l'andata sia pre-25), significa "che i consumatori non devono sborsare un euro e non devono acquistare nuovi biglietti di altre compagnie, neanche se scontati del 20 per cento o a tariffa fissa" tuona Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori.

"Suggeriamo, quindi, a tutti i viaggiatori di non fare riferimento ad altre compagnie aeree, ma solo ad Air Italy, telefonando o scrivendo alla compagnia, attraverso le email e i numeri messi a disposizione. Air Italy, inoltre, deve contattare tutti i singoli passeggeri per rassicurarli e fare ulteriore chiarezza" prosegue Dona.
 
Se Unc consiglia di non aderire alle offerte degli altri vettori, c'è chi suggerisce invece di farlo. "Se RyanAir, Alitalia e EasyJet si sono mosse per venire incontro ai passeggeri di Air Italy, è probabile che sappiano che la compagnia non riproteggerà i suoi passeggeri - dice Maria Pisanò, direttrice del Centro europeo consumatori Italia - altrimenti Air Italy avrebbe già preso accordi con le tre aziende".
 
"Riproteggere? Sono già sorpresa del fatto che Air Italy abbia annunciato i rimborsi" è il commento sarcastico di Monika Nardo, del Centro europeo consumatori di Bolzano: "Se non si riesce a contattare Air Italy, io suggerisco di aderire all'offerta di uno dei tre concorrenti. È vero, dal punto di vista formale non è corretto, perché Air Italy ha promesso la riprotezione in alcuni casi, ma mettiamoci nei panni di chi ha necessità di partire, magari per andare a trovare un parente malato: voi comprereste un altro biglietto a prezzo ridotto o aspettereste di essere chiamati da una società in liquidazione?". Per chi invece intende rinunciare al volo il consiglio numero uno, continua Nardo, è quello di contattare la società della propria carta di credito e farsi riaccreditare i soldi tramite la procedura di chargeback.
 

Incontattabili

Parlare con la compagnia? Facile a dirsi, non a farsi. "Provando a contattare i numeri di telefono e la mail non risponde nessuno. Sono scomparsi in un giorno" scrive a Repubblica Manuela, una lettrice. Abbiamo provato anche noi a chiamare la società al telefono, ma il risponditore automatico ci ha informato che c'erano 25 persone in coda prima di noi. Abbiamo rinunciato dopo un'attesa estenuante.
 
Circostanza confermata anche da altre parti: il Centro europeo del consumatore di Bolzano è stato contattato da un tour operator che ha 20 clienti con una prenotazione Air Italy in mano: non riesce a parlare con la compagnia in alcun modo. Mentre Pisanò spiega: "Alcuni viaggiatori ci hanno fatto sapere di aver saputo dello stop ai voli solo attraverso i media. Nessuno è stato contattato di persona".
 

Voli venduti fino a poche ore prima?

La lettrice che ha scritto a Repubblica ha spiegato anche che "fino alla sera prima il sito pubblicizzava sul web e sui social offerte e invitava a comprare biglietti per partenze a marzo, aprile e addirittura maggio. Il giorno dopo erano spariti tutti". Una circostanza che, se confermata, legittimerebbe un esposto ad Antitrust per pratica commerciale scorretta: "Enac dovrà verificare se c'è stata vendita di biglietti anche nelle ore in cui l'azienda sapeva che non avrebbe continuato a volare" dice Pisanò, mentre Nardo spera "che qualcuno abbia avuto l'accortezza di fare degli screenshot per dimostrarlo, perché una condotta simile sarebbe da segnalare ad Antitrust". Per il momento, però, Antitrust dice a Repubblica di non aver ricevuto segnalazioni su Air Italy.

E proprio l'Enac in giornata è intervenuta per chiedere ad Air Italy "di fornire ai passeggeri in possesso di biglietti emessi dal vettore, informazioni chiare, puntuali e gratuite sulle procedure da seguire per i rimborsi e le altre tutele previste dal Regolamento Comunitario numero 261 del 2004".