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 Il 42enne ex portavoce del governo Macron, Benjamin Griveaux (afp)

la Repubblica

Parigi, immagini porno sui social: Benjamin Griveaux, candidato di En Marche, si ritira dalla corsa a sindaco

L'ex portavoce del governo e fedelissimo di Macron è da giovedì al centro di un caso per alcuni contenuti scandalosi che lo vedono protagonista e pubblicati online dal controverso artista russo Pjotr Pavlenskij. Hidalgo: "Rispettare la vita privata". Villani: "Grave minaccia a democrazia, pieno sostegno alla famiglia"

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PARIGI - Colpo di scena nelle elezioni a sindaco di Parigi. L'ex portavoce del governo e attuale candidato per il movimento En Marche, Benjamin Griveaux, ha gettato la spugna. Non sarà più candidato nella capitale per il partito di Emmanuel Macron. Da ieri pomeriggio Griveaux è al centro di fughe di immagini porno e conversazioni private sui social.

Un "torrente di fango" ha commentato il macronista. "La mia famiglia non lo merita, nessuno dovrebbe essere sottoposto a tale violenza" ha spiegato, concludendo di voler dare ormai la priorità "alla difesa della sua famiglia".

Le dimissioni di Griveaux sono uno choc per il movimento di Macron che a un mese dalle elezioni non ha più un candidato a sindaco nella capitale. Lo scandalo è nato da un controverso artista russo Pjotr Pavlenskij che ha rivendicato la pubblicazione dei contenuti privati sul suo sito pornopolitique.com per "denunciare l'ipocrisia" del candidato macroniano, sposato e con figli, che ha tra l'altro fatto della politica in favore delle famiglie una delle sue priorità in campagna elettorale.

Pavlenskij ha raccontato a Libération di aver ricevuto le immagini da una donna che ha avuto una relazione con Griveaux. L'artista russo, che ha ottenuto asilo politico in Francia nel 2017, è famoso per le sue performance estreme: si era cucito la bocca in solidarietà con le Pussy Riot, si è tagliato un lembo di orecchio per denunciare le violenze psichiatriche in Russia. Nel gennaio scorso è stato condannato a un anno di carcere per aver dato fuoco alla facciata della Banque de France.


In poche ore i contenuti compromettenti diffusi da Pavlenskij hanno invaso i social. La situazione è diventata insostenibile per Griveaux che ha rilasciato una breve dichiarazione per annunciare le sue dimissioni. L'ex socialista, 42 anni, già collaboratore di Dominique Strauss Khan, è un fedelissimo di Macron, fa parte della cosiddetta "banda dei Mormoni" che ha aiutato la vittoria del leader nel 2017.

Griveaux era poi stato nominato portavoce del governo, non sempre popolare: alcuni ricordano quando un gruppo di gilet gialli ha sfondato con un trattore la porta del suo ministero. In primavera aveva poi annunciato di voler correre a sindaco di Parigi, ottenendo la candidatura a scapito del matematico Cédric Villani, che ha poi deciso di presentarsi da solo in aperta dissidenza con l'apparato di En Marche. Villani ha denunciato una "grave minaccia alla nostra democrazia". "Rivolgo a Benjamin Griveaux, così come alla sua famiglia, il mio pieno e sincero sostegno in questo calvario", ha twittato.

L'attuale sindaca di Parigi, la socialista sessantenne Anne Hidalgo, ha chiesto "rispetto per la vita privata e le persone", prendendo atto del ritiro di Griveaux. Ora si apre la difficile ricerca di un sostituto per rappresentare il movimento di Macron nella capitale. Il segretario de La République En Marche, Stanislas Guérini, ha annunciato che sarà annunciato breve un nuovo nome.