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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

CdS - L'Inter si affida al fattore trasferta: ci sono anche ragioni tattiche

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Casa dolce casa? Non proprio. Anzi. L'Inter da trasferta ha un rendimento nettamente superiore. "Partendo dalle cifre, i nerazzurri hanno raccolto 25 punti nelle 12 gare disputate tra le mura amiche, per una media a partita di 2,08 - riferisce il Corriere dello Sport -. In viaggio, invece, il bottino è stato di 29 punti in 11 incontri, con una media che sale a 2,63. In trasferta gli uomini di Conte hanno fatto quasi percorso netto: sono imbattuti e solo Fiorentina e Lecce sono riuscite a strappare loro un pareggio. Per intendersi, sia la Juventus sia la Lazio, lontano da casa, hanno conquistato 23 punti, ovvero 6 in meno rispetto ai rivali scudetto".

Alla base, anche ragioni tattiche. "L’Inter, infatti, è una squadra che si trova meglio negli spazi, quindi quando ha campo - sottolinea il Corsport -. Va in difficoltà, invece, contro avversari che si difendono, che stanno bassi e che chiudono gli spazi. A San Siro, come ha denunciato proprio Conte l’altra sera («Ora anche squadroni come il Napoli vengono qui a difendersi. È cambiato il nostro status»), gli avversari stanno molto più accorti, non si scoprono. Non accade lo stesso in trasferta, dove l’Inter per prima riesce ad avere un baricentro più basso, permettendosi di attendere l’altra squadra. E così, attraverso le ripartenze e le rapide verticalizzazioni, sia Lukaku sia Lautaro possono essere innescati nel modo ideale. E allora, tornando al pensiero iniziale, meglio che lo scontro diretto con la Lazio si giochi all’Olimpico e non a San Siro. Addirittura, l’Inter disputerà tutti gli scontri diretti del girone di ritorno in trasferta: a Torino, di nuovo all’Olimpico, ma in casa della Roma e, infine, a Bergamo. E chissà che non possa essere una variabile decisiva nella corsa scudetto".