Tensioni Usa-Cina sul coronavirus. Niccolò sull'aereo da Wuhan a Roma

Il sacrificio dei medici cinesi: oltre 1.700 contagi e 6 morti. Il 17enne di Grado che era rimasto bloccato in Cina sta rientrando con un volo dell'aeronautica militare e andrà in quarantena allo Spallanzani

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Ansa
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Sta tornando in Italia a bordo del KC-767A dell’Aeronautica Militare Niccolò, il 17enne studente di Grado rimasto bloccato a Wuhan dall’emergenza coronavirus. Il rientro - nello stesso aeroporto militare di Pratica di Mare - è per ora previsto intorno alle 7 di domani mattina. Si tratta di un volo speciale allestito per garantire il trasporto in bio-contenimento con a bordo personale sanitario specializzato, medici e infermieri dell’Esercito e dell’Aeronautica, coordinati da un team dell’Ospedale “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Proprio allo Spallanzani Niccolò sarà portato per la quarantena.

Il contagio in Cina. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4.633 nuovi casi e 121 decessi portando il bilancio totale dei morti a 1.383. I casi di contagio confermati in tutto il mondo sono 64.437 di cui 63.855 nella Cina continentale. L’impennata di contagi del Covid-19 è legata a un cambiamento nei criteri diagnostici adottati per il conteggio da parte delle autorità sanitarie nell’Hubei. 

Sono oltre 1700 gli operatori sanitari che sono stati contagiati in Cina dal nuovo coronavirus. Lo rende noto il vice direttore della Commissione nazionale sanitaria, Zeng Yixin, specificando che tra medici, infermieri ed altri addetti del settore si contano sei morti. La grande maggioranza dei casi, 1502 su 1716, si sono registrati nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia. E’ la prima volta che la Cina diffonde una stima ufficiale dei contagi tra gli operatori sanitari.

Tensione Usa-Cina. La Casa Bianca lamenta la scarsa trasparenza della Cina sui dati del virus. “Siamo un po’ delusi dal fatto di non essere stati invitati e siamo un po’ delusi dalla mancanza di trasparenza da parte dei cinesi”, ha dichiarato ai giornalisti Larry Kudlow, direttore del Consiglio economico del presidente Donald Trump. Quest’ultimo a dire il vero ha più volte elogiato il suo omologo cinese Xi Jinping per la risposta di Pechino alla crisi, ma Kudlow ha affermato che le domande senza risposta sono in aumento e che non vi è alcun segno della cooperazione promessa. La Cina replica dicendo di aver finora lavorato “con la comunità internazionale nel controllo dell’epidemia in un modo aperto, trasparente e altamente responsabile per il bene della sicurezza della salute pubblica globale e della salute di tutte le persone”. Dal canto suo Xi Jinping ha detto che la Cina deve migliorare il sistema di risposta e prevenzione delle epidemia, risolvendo i punti deboli e le criticità emerse col nuovo coronavirus. “Garantire sicurezza e salute delle persone è un compito importante del nostro partito”, ha affermato il presidente nella 12/ma riunione del Comitato centrale per l’approfondimento delle riforme del Pcc, secondo la tv pubblica Cctv. Xi ha anche detto che Pechino si adopererà per migliorare l’assicurazione medica e i sistemi di cura delle principali malattie.

Nuova teoria. Il plasma delle persone guarite dal Sars-Cov-2, il nuovo coronavirus, è ricco di anticorpi che potrebbero essere d’aiuto nel curare l’infezione nei pazienti. Lo afferma il China National Biotec Group, una compagnia privata cinese, che in un comunicato informa di aver usato questo trattamento su dieci pazienti che hanno avuto miglioramenti in 24 ore, e chiede ai sopravvissuti a donare plasma per continuare la sperimentazione. Questo tipo di terapia non è nuovo nelle infezioni, ed era stato tentato ad esempio, anche se senza successo, nel caso dell’epidemia di Ebola del 2014, mentre alcuni test all’epoca della Sars, riporta un articolo poi pubblicato sul Journal of Infectious Diseases, avevano evidenziato una riduzione nella mortalità.