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En Marche, il Bunga-Bunga inguaia il partito.Macron perde il candidato sindaco

A un mese dalle elezioni amministrative per Parigi lascia Benjamin Griveax dopo la pubblicazione di un suo video intimo sui social

Macron perde il suo candidato per la guida del comune di Parigi, una punta di diamante del partito En Marche, parlamentare ed ex portavoce del governo francese, su cui il presidente transalpino meno amato nella storia dell'Eliseo contava per rilanciare la sua immagine in crisi di popolarità dopo il ciclone dei gilet gialli che ha messo a ferro e fuoco il Paese e il varo della riforma delle pensioni che ha spinto i sindacati a immobilizzare i trasporti e la Francia intera (con pure ricadute di 0,2 punti percentuali sul Pil). Un candidato da cui, secondo gli analisti politici, dipendevano anche le speranze di riconferma di Macron alle prossime Politiche.

In una diretta televisiva, infatti, Benjamin Griveaux, ha annunciato il suo ritiro dalla campagna per le elezioni amministrative di metà marzo dopo la pubblicazione di un suo video intimo sui social. "Un sito web e i social network hanno lanciato vili attacchi riguardanti la mia vita privata. La mia famiglia non lo merita. Nessuno dovrebbe mai essere sottoposto a tali abusi", ha tuonato Griveau che ha definito il filmato un "ignobile colpo". 

"Per più di un anno - ha spiegato Griveau nel suo discorso a Bfm Paris - la mia famiglia e io siamo stati sottoposti a dichiarazioni diffamatorie, bugie, rumors, attacchi anonimi, rivelazione di conversazioni private segrete e minacce di morte. Questo torrente di fango mi ha colpito ma soprattutto fa male a quelli che amo. Come se ciò non bastasse, ieri è stato superato un nuovo stadio. Un sito web e i social network hanno pubblicato attacchi spregevoli che coinvolgono la mia privacy".

Il fedelissimo di Macron ha annunciato quindi la sua resa. "Non sono pronto a restare esposto ulteriormente assieme alla mia famiglia, ora che sono consentiti tutti questi colpi. E' stato superato il limite". Griveaux ha ammesso che prendere questa decisione gli "è costata", ma è stato necessario "dare priorità alla mia famiglia". "Il progetto per Parigi che abbiamo realizzato e per il quale abbiamo lottato, andrà avanti meglio senza di me", ha concluso l'esponente di En Marche.