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Bocciato l'aeroporto "renziano". La rabbia di Lotti e Nardella

Peretola, il consiglio di stato dice no ai ricorsi di Toscana Aeroporti

Il Consiglio di Stato respinge i ricorsi di Toscana Aeroporti sul decreto di Via dell'aeroporto di Peretola. Le sentenze della quarta sezione bocciano sia il ricorso principale che gli appelli incidentali contro la decisione del Tar della Toscana che aveva contestato un difetto di istruttoria e l'irragionevolezza del giudizio positivo espresso dai ministeri sul decreto di valutazione di impatto ambientale.

Nella motivazione, i consiglieri di Stato, certificano che "l'illegitimità dei provvedimenti impugnati comporta la necessità di rinnovare il procedimento, ivi compresa la valutazione relativa all'eventuale istituzione di un osservatorio ambientale e alla sua composizione".

Secondo il Consiglio di Stato, che sposa le conclusioni del Tar della Toscana, "sono infondati nel merito e debbono essere respinti" l'appello principale proposto da Toscana Aeroporti e gli appelli incidentali proposti da Comune di Firenze, Regione Toscana, Enac, ministero dell'Ambiente e ministero dei Beni culturali. "La lettura congiunta delle valutazioni svolte dalla Commissione Via unitamente al contenuto delle correlate 'prescrizioni' denota la manifesta irragionevolezza del giudizio positivo da questa espresso, e quindi dell'impugnato decreto che lo recepisce", scrivono i magistrati nella sentenza, osservando che «appare quindi condivisibile la considerazione del Tar secondo cui le scelte progettuali, relative ad aspetti qualificanti del progetto, devono essere verificate in sede di Via, e non già in sede di verifica di ottemperanza alle prescrizioni".

Per il Consiglio di Stato "il raffronto tra le valutazioni della Commissione e il contenuto delle prescrizioni consente poi di concludere che essa non si è limitata a dettare condizioni ambientali ma, da un lato, ha imposto la ricerca e/o lo sviluppo di nuove soluzioni progettuali, dall'altro ha richiesto l'effettuazione e/o l'approfondimento di studi che avrebbero dovuto essere presentati ex ante ai fini dell'ottenimento della Via e non semplicemente verificati ex post in sede di ottemperanza".

Nardella - "Prendiamo atto della sentenza. Studieremo le motivazioni con grande attenzione. Ma quel che è chiaro è che il Consiglio di Stato non ha bocciato il progetto della nuova pista, ma la procedura di Via. Ci prepariamo - ha continuato - a chiedere a Toscana Aeroporti e ai ministeri competenti di riattivare la procedura sulla base delle indicazioni emerse dal Consiglio di Stato. Resta più che mai la determinazione politica a realizzare la nuova pista, un'infrastruttura fondamentale per Firenze e per la Toscana".

Lotti - “Prendiamo atto della sentenza, che rispettiamo, ma resto fermamente convinto che l'aeroporto di Firenze abbia la necessità di dotarsi di una nuova pista. Così come abbiamo fatto fin qui, continueremo a lavorare accanto al Comune di Firenze e alla Regione Toscana affinché si possa finalmente realizzare questa fondamentale infrastruttura”. Lo afferma in una nota l’on. Luca Lotti (Pd). “Leggeremo le motivazioni della sentenza, ma non c’è dubbio che andremo avanti”. 

Italia Viva "Il territorio fiorentino perde l'ennesimo treno dello sviluppo, economico e sociale. Perché la nuova pista avrebbe certo portato posti di lavoro ma soprattutto avrebbe liberato gli oltre ventimila abitanti di Peretola, Brozzi e Quaracchi dai fortissimi rumori dei sorvoli che li costringono ad interrompere le loro attività ad ogni passaggio di aereo". sottolineano il deputato Gabriele Toccafondi il coordinatore fiorentino  Francesco Grazzini. "Non vogliamo arrenderci e crediamo che chi, come noi, vuole che la nostra città resti al passo delle altre grandi città europee debba, ora piu' che mai, chiederlo a gran voce"