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la Repubblica

Femminicidi, 6 donne morte in una settimana. Il pg della Cassazione: "Emergenza nazionale"

L'analisi del Procuratore generale Giovanni Salvi nella sua relazione all'anno giudiziario. In Italia calano complessivamente gli omicidi ma quelli che vedono vittime le donne restano stabili. E nel 28% dei casi - recita il Rapporto Eures - vengono preceduti da altri reati

ROMA - Cinque donne uccise in due giorni, sei in una settimana, più il cadavere di una donna ritrovato dopo mesi e il fidanzato arrestato. E' un bilancio orribile, che porta il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi nella sua relazione all'anno giudiziario a parlare dei femminicidi come "emergenza nazionale".

A Mussomeli, Caltanissetta, un uomo ha ammazzato la compagna e la figlia 27enne della donna, poi si sparato. A Genova una donna è stata uccisa da un uomo (forse l'ex marito) che poi ha tentato il suicidio. Ieri una donna è morta dopo tre giorni di violenze fisiche subite dal marito e una 28enne incinta è stata trovata senza vita. Il marito è stato arrestato. Lunedì è stata trovata senza vita nel Bresciano Francesca Fantoni, l'uomo che l'ha uccisa ha confessato dopo due giorni. Ad Alghero, Speranza Ponti, scomparsa mesi fa è stata ritrovata cadavere: il fidanzato è in stato di fermo.

Nonostante gli omicidi di ambo i sessi siano calati in Italia, rimangono percentualmente più elevati i numeri di quelli che vedono come vittime le donne. Ad accorgersene è anche l'analisi statistica condotta dal Pg della Cassazione. Il dato che riguarda l'uccisione di donne nel nostro Paese è tanto più grave, questo il ragionamento del Pg, dal momento che l'Italia è sotto la media Ue, in assoluto, per quanto riguarda gli omicidi in generale.

Nel "contesto positivo" del calo degli omicidi con uomini come vittime - 297 nel 2019, dato inferiore a quelli che si registrano in media negli altri Paesi Ue - "è ancora più drammatico il fatto che permangono pressoché stabili, pur in diminuzione, i cosiddetti femminicidi", ha detto Salvi ritenendoli una "emergenza nazionale". In particolare, secondo i dati illustrati con allarme dal Pg, "le donne uccise sono state 131 nel 2017, 135 nel 2018 e 103 nel 2019. Aumenta di conseguenza il dato percentuale, rispetto agli omicidi di uomini, in maniera davvero impressionante", ha sottolineato Salvi tralasciando i dati che riguardano gli uomini.

L'ultimo Rapporto Eures su 'Femminicidio e violenza di genere', ha messo in evidenza come quello familiare sia l'ambiente dove viene commessa la maggior parte di questi reati. Tra le mura domestiche, o comunque per mano di partner, mariti e fidanzati, vengono commessi oltre l'85% dei delitti con vittime femminili. La coppia si conferma come un 'luogo' ad alto rischio. Nel 28% dei casi, la violenza procede il suo corso ingravescente e sono stati riscontrati precedenti maltrattamenti come violenze fisiche, stalking e minacce. Per l'Eures, il femminicidio rappresenta "l'ultimo anello di una escalation di vessazione e violenze che la presenza di un'efficace rete di supporto potrebbe invece riuscire ad arginare".

Su questo aspetto della 'rete', il Primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone parlando del 'Codice rosso' - l'insieme di norme introdotte a luglio per dare maggiore tutela alle donne abusate - ha sottolineato che "l'intervento in favore delle vittime deve interessare non solo le strutture giudiziarie, ma anche quelle pubbliche (servizi sociali), private (associazioni di volontariato) e sanitarie, sulla base di un modello di intervento di cui dovrà necessariamente essere individuato un credibile soggetto di coordinamento".