Rivelo, Erjona Sulejamani (ex di Dzemaili): “Conosco molti calciatori gay, ma non dichiarati per paura”
by redazione BlitzROMA – “Conosco molti calciatori gay ma non sono dichiarati per paura”. A parlarne senza filtri è la modella Erjona Sulejamani, ospite della settima puntata di Rivelo, in onda ogni giovedì su Real Time (Canale 31).
Nell’atmosfera intima e rilassata del salotto televisivo di Lorella Boccia, la modella si è lasciata andare a una lunga intervista in cui ha parlato di amore, ambizioni famiglia e molto altro.
Masterchef, Annamaria teme Cannavacciuolo. Lui la abbraccia, poi la elimina VIDEO
Sanremo 2020. Marco Masini sul Bella Stronza e caso Cally: “Ogni canzone è figlia del suo tempo”
Erjona ha detto la sua sul tema dell’omosessualità. “Non capisco perché ci sia ancora questo tabù sull’omosessualità nel 2020; mi riferisco al calcio e in generale. Nel calcio c’è molta paura, essendo forse un’ambiente molto maschile. Conosco molti calciatori che si sa essere omosessuali ma non sono dichiarati per paura”.
Le altre rivelazioni di Erjona
Nel corso dell’intervista si è parlato anche della guerra per l’indipendenza del Kosovo, suo paese d’origine, che l’ha costretta a scappare in Italia con la sua famiglia. “All’età di nove anni – ha raccontato – una bambina che vive la guerra sicuramente si trascina dei traumi. Non è facile… bisogna viverla sulla propria pelle. Nello stesso tempo, mi ha insegnato e segnato… perché sono le esperienze forti che ti fanno crescere, ti formano, ti fanno diventare una guerriera e scoprire parti di te che non pensavi di avere”.
Ex moglie del capitano del Bologna Blerim Dzemaili, Erjona Sulejamani ha parlato anche della sua vita sentimentale. “Ho conosciuto mio marito quando ho vinto la fascia di Miss Eleganza in Albania… Quando mi ha confessato di essere un calciatore gli ho detto ‘per carità, alla larga, non voglio avere a che fare con te’. Oggi, che sono una donna libera e felicemente single, mi rendo conto di quanto sia dura la vita da wag… Lasci da parte la tua vita per seguire la vita di un altro… cambi continuamente città, paese… non puoi avere un lavoro fisso in un luogo. Gli voglio bene, è il padre di mio figlio, lo rispetterò sempre per il ruolo che ricopre. Gli auguro di realizzarsi in quello che desidera. Però non lo amo più”
Fonte: Rivelo, Real Time