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Milano, Sala copre i migranti di servizi ma loro li snobbano quasi tutti

Il sindaco coccola gli extracomunitari, ma lo sportello comunale della Casa dei Diritti non viene preso in considerazione dagli stranieri

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Nata a fine 2013 sotto l'allora giunta arancione di Giuliano Pisapia, e fortemente voluta dall'allora assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, la Casa dei Diritti del Comune di Milano ha lo scopo di "creare un 'Laboratorio di pratiche sociali e civili' sui diritti che coniuga servizi tradizionali, sportelli informativi e nuove offerte ed opportunità" (come si può leggere sul sito istituzionale della stessa realtà meneghina). Il tutto per aiutare, anche, i tanti migranti presenti in città

Ecco all'interno della Casa dei Diritti è stata creato uno sportello "Diritti e diritti per orientarsi meglio", che grazie alla presenza e al lavoro di consulenza di alcuni avvocati, aiuta i cittadini – con un occhio di riguardo speciale per quelli stranieri – su svariate tematiche: casa, lavoro, diritto penale, famiglia e, appunto, immigrazione.

Ecco, c'è però un dato che stona e che non farà certo contento Beppe Sala, sindaco particolarmente attento ai migranti che vivono all'ombra della Madonnina. In soldoni, gli immigrati – nonostante le tante-troppe coccole del sindaco – continuano a snobbare i servizi comunali a loro disposizione.

Sul caso, il consigliere comunale della Lega Silvia Sadone ha presentato un'interrogazione comunale: "Dai numeri degli accessi allo sportello 'Diritto e diritti per meglio orientarsi', presente all'interno della Casa dei Diritti, che mi sono stati forniti dall'assessorato alle Politiche Sociali in risposta a una mia interrogazione comunale risulta ancora una volta evidente l'ingiustificata ossessione della sinistra per gli stranieri".

Entrando nel merito della questione, e dei numeri, l'esponente del Carroccio affonda il colpo: "Ebbene, il numero minore di accessi è stato proprio quello riguardante le tematiche legate all'immigrazione sia nel 2018 che nel 2019. Nello specifico, nel 2018, si sono contati 89 accessi per consulenze sula casa, 76 sulla famiglia, 29 sul lavoro, 16 sul diritto penale e 16 sull'immigrazione. Numeri ancora più bassi nel 2019, quando si sono contati appena 11 accessi per discutere di tematiche relative all'immigrazione, contro i 73 sulla casa e i 52 sulla famiglia".

L'europarlamentare della Lega, dunque, aggiunge: "Di fatto gli immigrati continuano a snobbare il servizio comunale, nonostante le esagerate attenzioni che la giunta Sala riserva loro. La sinistra dovrebbe smetterla con questo approccio ideologico e cominciare a pensare a risolvere problemi concreti veramente sentiti dai cittadini, italiani o stranieri che siano". E, infine, conclude così: "È abbastanza ipocrita tenere in piedi uno sportello di consulenze sull’immigrazione quando ogni angolo della città è pieno di extracomunitari che bivaccano in mezzo al degrado perché qualcuno si riempie la bocca con l'accoglienza e l'integrazione, ma nei fatti li abbandona al proprio destino".