M5s espelle 6 parlamentari per i mancati rimborsi
Sono un senatore e 5 deputati. In quattro avevano però già lasciato il Movimento
Sono cinque deputati e un senatore gli espulsi dai probiviri M5s per mancate rendicontazioni. Lo rende noto il Blog delle Stelle. Il senatore è Alfondo Ciampolillo. I deputati sono Nadia Aprile, Flora Frate, Michele Nitti, Santi Cappellani, Massimiliano De Toma. I probiviri hanno esaminato i casi di 30 parlamentari.
"Un chiaro impegno preso coi cittadini fin dalla nascita del MoVimento 5 Stelle, un approccio più sobrio alle istituzioni. L'idea - si legge sul Blog delle Stelle - di una politica capace di spendere il denaro pubblico con la stessa oculatezza di chi spende il denaro proprio. Il percorso iniziato ad inizio novembre per la regolarizzazione di rendicontazioni e restituzioni degli eletti in Parlamento, ha portato alla regolarizzazione della maggioranza delle posizioni pendenti. Questo è motivo di orgoglio e un chiaro segnale di rispetto degli impegni presi verso i cittadini.
Sul totale di 30 casi aperti, alcuni portavoce hanno controdedotto in merito ai rilievi posti loro dal Collegio dei Probiviri, il quale, riscontrata la buonafede e la volontà di adempimento, ha intrapreso un dialogo per risolvere positivamente i casi. Ma la civile convivenza è basata sulle regole, e chi non le rispetta va allontanato. Pertanto saranno allontanati dal gruppo parlamentare alcuni eletti, per il venire meno degli impegni presi. Di seguito l'elenco dei provvedimenti di ESPULSIONE dovuti all'azione di controllo sulle restituzioni: Alfonso Ciampolillo Nadia Aprile Flora Frate Michele Nitti Santi Cappellani Massimiliano De Toma".
Quattro su sei avevano già lasciato il Movimento
A livello numerico, tuttavia, le 6 espulsioni hanno effetti limitatii per la maggioranza. Alla Camera, infatti, in 4 già avevano lasciato il Movimento: Aprile, Cappellani, De Toma e Nitti. Unica espulsa, oggi, è quindi Flora Frate. Al Senato, dove i numeri della maggioranza sono risicati, l'unico "cacciato" è Lello Ciampolillo. La sua espulsione era nell'aria e Ciampolillo, nei giorni scorsi, aveva attaccato il programma di governo sulla Puglia (la sua Regione) motivando così le mancate restituzioni.