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Salvini dopo la citofonata a Yassin, il 17enne del Pilastro: “Non gli ho rovinato la vita”

Matteo Salvini risponde a Yassin, il 17enne del quartiere Pilastro di Bologna a cui ha citofonato chiedendogli se spacciasse: il leader della Lega si dice certo di non avergli rovinato la vita, al contrario di quanto afferma lo stesso ragazzo in un’intervista rilasciata a Piazza Pulita raccontando cosa è successo dopo quel blitz dell’ex ministro dell’Interno.

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Dopo l’intervista di Yassin, il 17enne a cui Matteo Salvini ha cifofonato a Bologna nel quartiere del Pilastro, si torna a parlare di quell’atto del leader della Lega. E lo stesso Salvini risponde a chi gli chiede di rispondere al ragazzo, secondo cui quella citofonata gli ha rovinato la vita: “Assolutamente no”, afferma il leader leghista negando di aver rovinato la vita di Yassin. “Non ho visto il video e non guardo alcune trasmissioni”, aggiunge Salvini facendo riferimento a Piazza Pulita, la trasmissione che ha intervistato Yassin.

Nell’intervista Yassin ha affermato che quella citofonata di Salvini gli ha “rovinato la vita”. Il 17enne, italiano, studente e calciatore a Imola (è stato anche convocato in nazionale), racconta quello che è successo e come ha saputo del video. “Ci sono rimasto, non ci volevo credere”. Ora non può certo dirsi tranquillo: “È un parolone stare tranquillo, c’è il mio nome in tutta Itala, è stata una bella botta. Anche mio padre è molto giù, mi dispiace tantissimo anche per lui. Mio padre è un grandissimo lavoratore, fa il corriere”. Ha precedenti, spiega Yassin, ma risalenti a “20 anni fa e non per spaccio”.

Yassin tra tre mesi diventerà maggiorenne e tra cinque diventerà padre: “Una cosa inaspettata, oggi ho scoperto che è maschietto e sono felice”. Poi parla della signora che ha indicato a Salvini la sua abitazione: “Me lo chiedo ogni giorno perché proprio a me. La conosco, ma non ho mai avuto a che fare con lei”. Poi torna a parlare del leader leghista: “A un 17enne ha rovinato la vita in cinque minuti, un politico che è venuto a suonare come un postino. Sono un calciatore, non sono uno spacciatore”. Il video, spiega, non riesce a vederlo tutto: “Mi dà rabbia, mi dà fastidio”. Ribadisce, il 17enne, di non aver “mai avuto precedenti, mio fratello sì ma non per droga e non vive più a casa mia da tre anni”. Poi una domanda a Salvini: “Vorrei chiedergli come si sente, se ha un cuore, se lo fa per pubblicità”.