Sanremo 2020. Marco Masini su Bella Stronza e caso Cally: “Ogni canzone è figlia del suo tempo”
by redazione BlitzROMA – “Ogni canzone è figlia del suo tempo”. Così Marco Masini taglia corto sulle polemiche che stanno accompagnando il conto alla rovescia verso il Festival di Sanremo. In riferimento al caso Junior Cally, in gara con e autore nel 2017 di Strega, canzone con un testo piuttosto sboccato e provocatorio, Masini risponde: “Queste sono le mie canzoni. Di quelle degli altri non mi occupo perché è già difficile occuparmi delle mie, figuriamoci anche di quelle degli altri”.
Presentando il suo nuovo album in uscita il 7 febbraio, Masini +1, 30th anniversary, che contiene il brano Il confronto con cui si presenterà sul palco dell’Ariston, l’artista toscano si è soffermato sulla strofa della sua Bella Stronza, del 1995, in cui cantava: “Mi verrebbe di strapparti/Quei vestiti da puttana/E tenerti a gambe aperte/Finché viene domattina”.
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La canzone, nei giorni scorsi tirata in ballo per i suoi versi crudi proprio seguito delle polemiche sui testi di Junior Cally “descrive un momento di rabbia – ha spiegato Masini – dove a volte per amore si può arrivare all’odio, quando ci si sente traditi. Non si fa riferimento all’uso della violenza inteso come pugni, schiaffi ma ad un sesso fatto con rabbia, con impeto, con passione, perché amore e odio si congiungono nella passione. Però subito dopo ci ripensa e infatti il brano prosegue dicendo “Ma di questo nostro amore/Così tenero e pulito/Non mi resterebbe altro che/Un lunghissimo minuto di violenza/E allora ti saluto, bella stronza”.
“Quindi – ha ribadito – credo che la violenza sia solo immaginata ma non esercitata”.
Fonte: Adnkronos