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Bollette, si va verso il mercato libero. Ma l’Arera avverte: “Ancora molti punti critici”

L’Arera ha messo in guardia il Parlamento contro una serie di difficoltà che si presentano andando incontro a una liberalizzazione del mercato dell’energia, come stabilito dal decreto Milleproroghe. Secondo il provvedimento dal 1° gennaio 2022 terminerà la maggior tutela sul mercato per elettricità e gas: tuttavia ci sono ancora parecchi punti critici che dovrebbero essere analizzati. Vediamo quali.

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L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha messo in guardia il Parlamento contro una serie di difficoltà che si presentano andando incontro a una liberalizzazione del mercato dell'energia, come stabilito dal decreto Milleproroghe, ora in esame. Infatti, se la fine della maggior tutela rimane programmata (nonostante la pioggia di emendamenti presentati al decreto) per il primo gennaio 2022, ci sono ancora parecchi punti critici che dovrebbero essere analizzati. Il primo tra questi riguarda le Piccole e medie imprese (Pmi): come spiega il Sole 24 Ore, la decisione di porre fine per famiglie e clienti commerciali alla maggior tutela non sarebbe "del tutto coerente con la direttiva Ue 2019/944", secondo la quale sarebbe possibile continuare ad utilizzare prezzi regolati durante un periodo transitorio solo per quanto riguarda le famiglie e le microimprese. Le Pmi, con un fatturato annuo dai 2 ai 10 milioni di euro, verrebbero escluse dalla precisazione e sarebbero quindi costrette a lasciare il regime tutelato già dal primo gennaio 2021.

Un altro problema, rimarca l'Arera, riguarda le modalità di uscita dalla maggiore tutela, proprio in quanto l'articolo del Milleproroghe in questione non prevede alcuna gradualità nella transizione verso il mercato libero. Secondo l'Autorità, però, questa sarebbe necessaria a limare gli effetti della concorrenza non regolamentata sul cliente. Degli effetti che, si ricorda, andrebbero a pesare sulla maggior parte dei consumatori in quanto oltre la metà dei clienti domestici è ancora fornito dal mercato tutelato per quanto riguarda il settore elettrico.

Nel Milleproroghe non si è programmata una scadenza diversa, in tema di termine dei prezzi regolati, per elettricità e gas. Ad ogni modo l'Arera spera in "un percorso di graduale superamento dei regimi di tutela in entrambi i settori in modo da perseguire nel modo più efficace la completa liberalizzazione dei due comparti che registrano un diverso livello di maturità nel percorso verso la definitiva liberalizzazione (il mercato del gas risulta più avanti rispetto all’elettrico)". L'Arera ha inoltre ribadito al Parlamento "la necessità di certezza e stabilità normativa in relazione alle modalità individuate dal legislatore per l’assegnazione del servizio di salvaguardia", il quale dovrebbe garantire una fornitura continuata a chi non si sarà ancora adeguato al mercato libero a partire dal 2022.

L'Autorità crede che la liberalizzazione del mercato porterà sì reali benefici ai clienti, ma sottolinea anche la necessità che si sviluppi una reale concorrenza e che si avvii un processo di consapevolezza da parte dei consumatori. Per fare questo, l'Autorità chiede "che le sia espressamente riconosciuta dal legislatore la potestà di attuare un’azione regolatoria di carattere asimmetrico, ferme restando le potestà già assegnatele dal legislatore nell’ambito del libero mercato".