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Gunther, obiettivo titolo
Il più giovane vincitore di sempre nella storia della Formula E analizza l'ottimo avvio di stagione della Casa tedesca e non nasconde i suoi obiettivi
by Matteo SalaA due settimane dal quarto round stagionale della Formula E a Città del Messico, Maximilian Günther torna a riflettere sul suo trionfo nell’ePrix di Santiago del Cile e sulla stagione del team BMW i Andretti Motorsport.
Un successo che lo ha proiettato dritto nella storia del campionato elettrico: nessuno aveva vinto così giovane, 22 anni 6 mesi e 16 giorni. Un record che Gunther lascia volentieri agli annali, senza darvi troppo peso: “Vedere il mio nome in cima a questa classifica è sicuramente cool, ma non serve dire che per me sono molto più importanti la vittoria, i 25 punti e tutte le emozioni che collego a quei momenti”.
Alzare le braccia al cielo dopo aver dovuto appendere il casco al chiodo, conta ad esempio molto di più: “Come ho detto dopo la gara, la vittoria è stata un sogno diventato realtà. Quello che abbiamo ottenuto come squadra a Santiago significa molto per me. Un anno fa, dopo l’ePrix cileno, avevo dovuto interrompere la mia carriera in Formula E. Vincere proprio su quella pista, dodici mesi dopo, conferma che ho avuto ragione a continuare a credere in me, a lavorare duro e non mollare”.
Dalle parole di Gunther emerge tutta l’intensità di una gara decisa solo all’ultima tornata, e costruita ben prima del sorpasso a tre curve dal traguardo: “Gli ultimi giri sono stati molto intensi per svariate ragioni. Con il caldo serviva gestire attentamente l’energia e la temperatura delle batterie. Inoltre, considerando il tempo che restava, siamo rimasti a lungo senza sapere se c’era da fare un altro giro oppure no, e ne abbiamo discusso molto via radio”
“Poi è arrivato come un fulmine Antonio Félix da Costa, apparentemente lui e il suo team contavano sul fatto di non dover fare un giro in più. Quando mi ha passato, con una manovra piuttosto aggressiva, sono rimasto calmo e concentrato, pensando a come avrei potuto vincere ancora la gara, perché era chiaro che Antonio fosse più in difficoltà di me nella gestione delle temperature. Non mi sono arreso e fortunatamente sono riuscito a risorpassarlo nell’ultimo giro”.
Due i fattori cruciali nella gara del 22enne di Oberstdorf: “In primo luogo, abbiamo usato alla perfezione il secondo Attack Mode. Ho superato Pascal Wehrlein e Mitch Evans e sono andato al comando. Questo mi ha dato un doppio vantaggio: avevo pista libera davanti, quindi le batterie potevano raffreddarsi meglio, e ho potuto guidare in maniera meno aggressiva, e anche questo ha aiutato le batterie per alcuni giri. Il tutto ha pagato nelle fasi finali. Inoltre il mio ingegnere è stato fantastico: sono davvero contento che ci capiamo così bene, anche se sono da poco nel team. Ci abbiamo lavorato tanto negli ultimi mesi, e ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro”.
L’anno scorso BMW si spense rapidamente dopo una partenza… col botto: vittoria di Da Costa in Arabia Saudita e crash tra i due compagni di squadra a vanificare una storica doppietta a Marrakech. In questa sesta stagione il vento sembra cambiato, e l’impressione è che la formazione tedesca possa continuare sui livelli mostrati nelle prime gare ed essere protagonista al vertice.
Un bel passo avanti, che Gunther spiega così: “Come prima cosa, la collaborazione tra BMW i Motorsport e il team Andretti è molto buona. In secondo luogo, l’esperienza accumulata l’anno scorso come squadra ufficiale ci sta aiutando molto e a Monaco hanno fatto un mega lavoro con lo sviluppo del motore. Inoltre io e Alexander Sims abbiamo un ottimo rapporto, e siamo molto aperti l’uno con l’altro quando si tratta di condividere le nostre esperienze e sensazioni sulla vettura”.
Grazie a due, a due pole e a un ottavo posto in tre ePrix, BMW guida il campionato con quattro lunghezze di vantaggio su Mercedes, mentre tra i Piloti Sims è secondo a tre punti da Vandoorne, e Gunther è quarto meno tredici dalla vetta. Una posizione che presto andrà decisamente stretta al più giovane vincitore di sempre della Formula E: “L’obiettivo è continuare sui questa strada. Dobbiamo pensare a noi, lavorare bene a casa e migliorare di gara in gara. Vedremo dove questo ci porterà nel corso della stagione. Nel medio-lungo termine, l’obiettivo è vincere il titolo. Non per forza quest’anno, ma parlando in generale io punto a questo”.