l'intervista
Un sardo a Taiwan: "Tutti con le mascherine, l'allarme si sente"
Sandro Mannias, di Serramanna, vive in una delle più grandi città dell'isola
by Sabrina SchiesaroAnche a Taiwan si fa sentire l'emergenza coronavirus. Sandro Mannias, 45enne di Serramanna, vive a Hsinchu, una delle più grandi città dopo Taipei nota soprattutto per grandi colossi dell'elettronica come Acer, Asus e Htc.
Titolare di una pizzeria, ha sposato una taiwanese. A UnioneSarda.it racconta il clima di questi giorni in cui in tutto il mondo sta scattando l'allarme per il virus che sta mietendo vittime soprattutto in Cina.
"Tutti qui indossano la mascherina - dice, raggiunto telefonicamente -, ma è la normalità. Lo fanno tutto l'anno, sempre, sia per l'aria inquinata sia per proteggersi da malattie varie".
Oggi per esempio com'è andata?
"Mi sono spostato in treno, e già alla stazione ho visto le mascherine. Quando sono salito solo io e il mio amico non le indossavamo".
Qualcuno vi ha guardato male?
"Assolutamente no. Questo è un popolo molto mite, sono sempre gentili e cortesi. Una ragazza mi ha fermato e mi ha semplicemente detto: 'Ti consiglio di mettere la mascherina', ma in modo molto tranquillo, più preoccupata quasi per la mia salute che per quella generale".
Ai telegiornali che notizie ci sono?
"Capisco poco la lingua locale, ma i servizi tv ci sono. Danno i dati, parlano di emergenza. Anche mia moglie mi ha riferito che nella nostra zona ci sono le precauzioni".
Mascherine e basta?
"No, anche altro. Per esempio quando entri nei locali ti fanno disinfettare le mani e ti misurano la febbre con una specie di pistola che registra la temperatura. Ma accade soprattutto in luoghi molto affollati o in posti molto grandi".
Lei è preoccupato?
"Per ora no, ci penso quanto basta senza allarmismi. La mascherina sul lavoro, davanti al forno, comunque mi darebbe fastidio: qui fa caldo anche se l'estate non è ancora iniziata. Oggi ci sono 11-12 gradi, per loro è freddo e infatti sono vestiti come al Polo Nord".
Dall'ambasciata ha ricevuto comunicazioni?
"Fino ad oggi no, non so se prossimamente manderanno qualche lettera o mail".
Dalla Sardegna ha sentito i parenti?
"Sì mi hanno chiesto se sto bene, se va tutto bene. E ho tranquillizzato tutti. Lo stesso ha fatto Daniele, il mio amico di Carbonia che è qui da noi in vacanza e che forse si trasferirà tra qualche tempo".
Attratto da Taiwan?
"Si vive bene, il mondo della gastronomia è in evoluzione. Cominciano adesso a scoprire la cucina italiana, non sono 'avanti' come il Giappone per esempio. Gli stipendi più bassi sono in questo campo, ci sono invece gli ingegneri che guadagnano molto bene".
Cosa costa di più?
"Carne, importata soprattutto dagli Usa, e il pesce".
Tornerà un domani in Sardegna?
"Penso di sì, è la mia terra, prima o poi la riabbraccerò".