Cgm insieme a 5 comuni padovani per sviluppare un welfare territoriale
by RedazioneIl progetto Welfare bene comune annunciato in occasione di Wellfeel – Padova 2020 mira a coordinare la realizzazione a realizzare un sistema integrato di welfare pubblico, privato e aziendale per rispondere ai bisogni degli abitanti dei Comuni di Piazzola sul Brenta, Campodoro, Campo San Martino, Limena, Villafranca Padovana
In occasione di Wellfeel – Padova 2020, Martina Tombari, Responsabile cgmwelfare ha annunciato il progetto “Welfare bene comune” per il quale i Comuni di Piazzola sul Brenta, Campodoro, Campo San Martino, Limena, Villafranca Padovana, gli enti del Terzo settore del territorio e cgmwelfare hanno siglato un protocollo di collaborazione e co-progettazione.
Obiettivo del progetto è quello di attuare un insieme di iniziative tra loro coordinate per la realizzazione di un modello sperimentale di sviluppo del welfare aziendale in ottica territoriale che sviluppi una forte sinergia tra pubblico e privato. Per i cittadini e i lavoratori delle aziende del territorio sarà messa a disposizione una piattaforma di beni e servizi, pubblici e privati, capace di rispondere alle necessità degli utenti. In questo modo saranno valorizzate le potenzialità e le opportunità del welfare aziendale in campo sociale, sostenendo i servizi pubblici e i servizi alla persona.
Nel concreto i firmatari dell’accordo si impegnano a realizzare un sistema integrato di welfare pubblico, privato e aziendale per rispondere ai bisogni degli abitanti del territorio.
«Vogliamo adottare il modello di welfare aziendale e territoriale proposto da cgmwelfare, che vede l’adozione di una piattaforma digitale, la costruzione e il coordinamento di un network di imprese sociali, l’integrazione dei servizi del sistema pubblico territoriale, la formazione di Welfare Manager, nonché l’apertura di Social Point per l’accoglienza e l’orientamento dei cittadini», spiega Cristina Cavinato, vicesindaco Piazzola sul Brenta e assessore Politiche sociali, Conferenza dei Sindaci ULSS, Asilo Nido, Trasporti.
Quello dei 5 comuni padovani è il secondo esempio in tutta Italia – dopo l’esperienza del comune di Tradate - di un progetto di questa portata e innovazione capace di coinvolgere pubblico e privato per rispondere alle necessità della comunità territoriale. Altre amministrazioni comunali del territorio hanno manifestato la volontà di aderire all’iniziativa.
«L’incontro con la persona e la risposta ai bisogni reali. Sono questi i pilastri del nostro impegno in ambito welfare. Ecco perché cgmwelfare è il player di welfare del mondo cooperativo. Parlare di welfare richiede ora più che mai un approccio a 360°: non possono più esistere barriere e cesure tra welfare pubblico, welfare territoriale (pubblico/privato) e welfare aziendale. Obiettivo per tutti questi ambiti è - e deve sempre più essere - la risposta ai bisogni della popolazione. Perché il welfare aziendale sia autentico è necessario che esso anticipi sempre più una domanda sociale latente che il welfare pubblico, oggi più che mai, non è in grado di soddisfare», ha concluso Martina Tombari, responsabile cgmwelfare.