NaturaSì richiama ceci biologici Ecor per soia e senape non dichiarate. Via dagli scaffali Carrefour confetti rossi alle mandorle

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NaturaSì ha richiamato un lotto di ceci biologici Ecor per la presenza degli allergeni soia e senape non dichiarati in etichetta. Il prodotto interessato è venduto in sacchetti da 400 grammi con il termine minimo di conservazione 15/07/2021, che coincide con il numero di lotto.

I ceci biologici richiamati sono stati prodotti per EcorNaturaSì Spa da ILTA Alimentare Spa nello stabilimento di via dell’elettricità 19, a Venezia.

A scopo precauzionale, si raccomanda agli allergici a soia e senape di non consumare i ceci segnalati e restituirli al punto vendita NaturaSì d’acquisto, dove saranno rimborsati o sostituiti.

Carrefour, invece, ha diffuso il richiamo a scopo precauzionale di tutti i lotti e le scadenze dei confetti rossi alle mandorle a marchio Confetti Pelino per una non conformità. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 250 grammi.

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I confetti sono stati prodotti sono stati prodotti da Mario Pelino Srl nello stabilimento di via Stazione Introdacqua 55 a Sulmona, in provincia dell’Aquila.

In via del tutto cautelativa, si consiglia di non consumare il prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita Carrefour dove è stato acquistato.

Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 17 richiami, per un totale di 18 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

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Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it