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Erosione costiera. Gara per il progetto esecutivo a Capo Rasocolmo e tra Tono e Acqualadrone

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Due diversi interventi sulla costa tirrenica del Comune di Messina

MESSINA – Un tempo spiagge invase dai turisti, oggi porzioni di costa che rischiano di scomparire perché “divorate” dalle mareggiate che hanno provocato grave erosione.

L’Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico, diretto dal commissario Maurizio Croce, ha indetto la gara per affidare indagini e progettazione esecutiva degli interventi necessari in due tratti della costa tirrenica del Comune di Messina: il primo a Capo Rasocolmo (circa 250 metri), nei pressi di San Saba, il secondo fra Tono e Acqualadrone.

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A Capo Rasocolmo, la spiaggia si è notevolmente ridotta e la strada per raggiungerla, nonostante la massicciata che la protegge, viene ciclicamente danneggiata dalla furia del mare. All’intera area, classificata nel Piano per l’assetto idrogeologico, sono stati assegnati livelli di pericolosità P3 e P4 e un grado di rischio R4.

Da Acqualadrone (fiumara Corsari) a Tono, invece, le cinque barriere in massi naturali realizzate anni fa sono ormai a ridosso della battigia e, grazie ai rilievi topografici, è stato possibile calcolare che c’è stato un arretramento di ben 250 metri dal 1969 a oggi e di altri 50 metri negli ultimi vent’anni nei tratti più esposti ai flutti. In questo caso, i livelli di pericolosità sono compresi tra P2 e P3 e i gradi di rischio tra R2 ed R3.

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