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Frank-Walter Steinmeier assegna la Croce al Merito a Draghi (ansa)

la Repubblica

La Germania premia Draghi con la Croce al Merito: "Insieme siamo più forti"

L'ex numero 1 della Bce ringrazia la Cancelliera Merkel e il presidente Steinmeier, che dice: "Troppe volte le hanno mancato di rispetto". Mentre l'americana Fed riceve continue pressioni da Trump, il banchiere italiano uscente ringrazia i tedeschi per aver preservato l'indipendenza della Banca Centrale Europea. La stampa locale: "Non andava omaggiato"

ROMA -  "Per preservare il nostro progetto europeo, dobbiamo essere in grado di affrontare le nuove sfide che ci attendono in relazione al cambiamento climatico, alla disuguaglianza e all'indebolimento dell'ordine globale postbellico". E' quanto ha detto l'ex presidente della Bce Mario Draghi ricevendo a Berlino la Croce al Merito della Repubblica federale tedesca alla presenza della Cancelliera Angela Merkel e del presidente Frank-Walter Steinmeier.

La cerimonia a palazzo Bellevue, residenza del presidente dell Repubblica tedesca.

"Per riuscirci - ha aggiunto Draghi - abbiamo bisogno che diverse aree di giurisdizione cooperino e si rafforzino a vicenda, e non dovremmo mai dimenticare che insieme siamo più forti. Sono fiducioso che anche in presenza di queste nuove sfide e minacce esterne, troveremo lo scopo e la forza per andare avanti insieme in europa e vi ringrazio per l'onore che mi rendete oggi".

Nel suo discorso, Draghi ha ricordato i principi che lo hanno guidato nel corso della sua presidenza: conoscenza, umiltà e coraggio. "La conoscenza in questo contesto significava basare le decisioni sui fatti e nient'altro - ha detto Draghi - e la capacità di cambiare idea di fronte a nuove prove sostanziali".

"L'umiltà significava agire sempre secondo il mandato stabilito dalla legge. Il rispetto della legge implica limiti, ma anche obblighi: quando i policymakers sono vincolati da un mandato, devono perseguire la loro missione, anche quando è difficile farlo. In effetti, specialmente quando è difficile farlo".

Per la Bce - ha aggiunto Draghi - rinunciare al mandato "non è mai stata un'opzione, perchè avrebbe significato venir meno di fronte alle regole a cui dobbiamo aderire, agli organi eletti di cui siamo responsabili e le persone che hanno ratificato il trattato".

"Quindi quando le decisioni della Bce sono state, in alcune occasioni, contestate in tribunale - ha sottolineato Draghi - dal mio punto di vista, questo è sempre stato uno sviluppo benvenuto, perché ha permesso alla Corte di chiarire ciò che la legge richiedeva da noi. Ciò ha dato alla Bce la forza e la fiducia necessarie per adempiere al proprio mandato".

Per quanto riguarda il terzo principio, quello del coraggio, questo ha significato "agire per adempiere al mandato in presenza di una situazione incerta e a fronte di critiche". A questo proposito Draghi ha ringraziato il presidente tedesco Steinmeier e la Cancelliera Angela Merkel per il supporto dato nei momenti più difficili.

"Le azioni della Bce sono state rese ancora più potenti - ha osservato - dal costante sostegno dei leader politici. Difendendo e rafforzando la nostra indipendenza, avete preservato la credibilità della Bce come istituzione e della sua politica monetaria. Presidente Steinmeier, Cancelliera merkel, voi vi siete immancabilmente schierati al nostro fianco in un momento in cui altre grandi banche centrali hanno dovuto affrontare una crescente pressione politica".

Un chiaro riferimento quest'ultimo alla Fed il cui presidente Jerome Powell subisce da tempo un forte pressing da parte di Donald Trump affinchè tagli i tassi in modo sostanziale.

 "Troppo spesso sono mancati rispetto e buona educazione nei suoi riguardi, caro Herr Draghi". Così il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier alla cerimonia di consegna della Croce al Merito.  "Mi preoccupa la leggerezza con cui si punta il dito contro Francoforte. Abbiamo solo una Bce. La Germania ha bisogno della Bce e la Bce ha bisogno della Germania". Steinmeier auspica che il dibattito resti "oggettivo" e che "gli equivoci fra la Bce e l'opinione pubblica tedesca vengano superati".

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Il giornale tedesco Bild paragona Draghi a Dracula

Alla vigilia della cerimonia in onore di Draghi, la stampa tedesca non rinuncia a criticare l'ex presidente della Bce. Bild e Handelsblatt sparano a
zero contro Mario Draghi. "Come può un uomo che ha privato milioni din risparmiatori tedeschi dei loro interessi essere premiato", chiede retoricamente il tabloid che lo scorso settembre coniò per l'italiano il nomignolo "Conte Draghila". L'autorevole quotidiano economico Handelsblatt rafforza il quesito con un sondaggio di YouGov, secondo cui il 60% degli intervistati ritiene che Draghi, sostenuto soprattutto dai Verdi, non vada premiato.