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Psicosi coronavirus: pacchi e ristoranti cinesi sono davvero pericolosi?

Ormai è psicosi per il virus cinese, i ristoranti sono vuoti e c'è chi si chiede se ordinare un pacco dalla Cina o fare shopping nei negozi possa essere pericoloso.

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Ormai la psicosi per il virus cinese sembra dilagare in maniera esponenziale. La conferma dei casi italiani e l’allarme lanciato dall’OMS non hanno fatto altro che potenziare una paura che stava già colpendo un po tutti. Alcune, però, sembrano andare oltre la realtà. Basti pensare che in questi ultimi giorni i ristoranti cinesi o i negozi sono quasi vuoti e c’è anche chi si domanda quanto sia sicuro ordinare un pacco online dalla Cina.
 

Nessun pericolo per i negozi online dalla Cina

A tranquillizzare i potenziali clienti dei negozi fisici e soprattutto online è stato Christian Lindmeier, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ordinare un pacco dalla Cina e riceverlo tramite corriere, quindi, non comporta nessun pericolo in quanto il virus non può sopravvivere a lungo su una superficie. Durante una conferenza a Ginevra, come riporta Il Salvagente, Lindmeier ha cercato di riportare la calma chiarendo che un conto tossire su una mano e poi passare un telefono nel giro di mezz’ora, un conto è fare la stessa cosa su un oggetto da spedire che, presumibilmente, arriverà a destinazione dopo vari giorni. In sostanza non si corre nessun rischio ad ordinare online pacchi dalla Cina, considerando anche le tempistiche affinché il pacco giunga in Italia. 

Posizione simile ma più cauta quella del CDC (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) che ha sottolineato come ancora si sa davvero poco del coronavirus e in linea generale le possibilità di contagio tramite imballaggi o prodotti è basso. In una nota hanno segnalato che “a causa della scarsa sopravvivenza di questi coronavirus sulle superfici, esiste probabilmente un rischio molto basso di diffusione attraverso prodotti o imballaggi che vengono spediti per un periodo di giorni o settimane a temperatura ambiente”. Nella sostanza non ci sono problemi ad ordinare prodotti online cinesi né tanto meno ad acquistarli nei negozi fisici. Una risposta legata al fatto che il coronavirus sembra essere molto simile al betacoronavirus della SARS e della MERS per cui non ci furono casi di contagi tramite pacchi.
 

Psicosi ristoranti in Italia

Altre rassicurazioni sono giunte da Roberta Villa, giornalista di salute e medicina, che durante una diretta Facebook ha voluto affrontare questo tema non solo relativo ai pacchi ma anche in merito ai ristoranti cinesi e la psicosi che si è creata in questi giorni. “Sabato sera sono andata apposta ad un ristorante cinese per vedere la reazione delle persone. Non c’è nessuna ragione per cui il cibo dalla Cina debba essere contaminato. Al ristorante cinese ci saranno più cinesi ma non è il fatto di essere cinesi che porta il rischio, piuttosto quello di essere stati in Cina. Girano anche audio e video fake catastrofisti sull’epidemia, mirati solo a creare un ingiustificato clima di psicosi” ha sottolineato la giornalista. Al momento, comunque l’unico modo per scongiurare il virus è lavarsi le mani molto spesso. 

Nel frattempo Kristalina Georgieva, capo del Fondo monetario internazionale, ha dichiarato che le conseguenze economiche del coronavirus saranno negative e si vedranno soprattutto durante il primo trimestre del 2020 mentre l’Italia ha dichiarato l’emergenza sanitaria per 6 mesi. 

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