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Coronavirus, verso il -15% produzione auto

Il Nuovo Coronavirus potrebbe mettere in crisi la produzione auto in Cina, con il rischio di perdere il 15% nel trimestre in corso a causa dell'interruzione dei turni

Il Nuovo Coronavirus potrebbe paralizzare a lungo l’industria automotive in Cina, con buona parte degli impianti di produzione costretti a cicli di lavorazione ridotti o addirittura all’interruzione in buona parte dei turni. Secondo il fornitore Aptiv in Cina la produzione di auto subirà un taglio del 15% durante il primo trimestre del 2020 a causa dell’epidemia, mettendo a rischio tutti i recenti investimenti che le grandi case hanno annunciato nel corso dell’ultimo biennio, e riducendo definitivamente le speranze di portare alla risalita le vendite di auto, in Cina già in declino lungo il 2018 e il 2019.

Quanto spendono le case auto in ricerca

Se con la Sars nessuno si era posto il problema, visto che nel 2003 la Cina aveva un mercato automobilistico grande sei volte meno di oggi, attualmente case e gruppi come Tesla, Volkswagen, Toyota, GM, Honda, Nissan, PSA guardano con preoccupazione agli affari e ai bilanci legati al gigante asiatico. Di sicuro con la quarantena pochi cittadini cinesi avranno la possibilità di lasciare la propria abitazione per andare ad acquistare una nuova auto, considerando inoltre che molte concessionarie, officine e appunto intere fabbriche sono state chiuse.

Batterie, India: senza litio elettrificazione a rischio

JPMorgan Chase ha previsto una perdita di profitto del 6,1% per Honda e dell’11% per Nissan, a causa della perdita di potere produttivo. Le fabbriche di GM, Toyota e Vokswagen rimarranno chiuse fino al 9 febbraio, salvo prolungamenti. Mentre secondo l’analista Robin Zhu, Dongfeng/PSA è la joint-venture più esposta nell’area di Wuhan, in termini di proporzione tra produzione, distribuzione e vendite. Ma a parte questo primato, tutte le marche condividono la possibilità di vivere mesi traumatici, come riporta il sito Automotive News. Se poi il periodo di chiusure e di attenzione sanitaria proseguirà ancora a lungo, saranno le fabbriche fuori dalla Cina a subire, potenzialmente, danni relativi alla mancanza di materie prime e di componentistica.

Coronavirus, Toyota sospende la produzione in Cina

La situazione per l’automotive è simile a quella di un gigante della Nba bloccato in una utilitaria degli anni ’60: per districarsi e uscire il tempo necessario è senza dubbio elevato. Infatti se per altri tipi di industria, come quella tessile, è relativamente semplice riallocare la produzione, per la produzione di auto è attualmente impossibile trasferire una catena di montaggio completa, in un altro luogo, entro almeno 2-3 anni.