Coronavirus, coppia infetta soggiorna a Parma: scatta l’emergenza sanitaria nazionale. VIDEO

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Lo ha deliberato il Consiglio dei Ministri al termine di un vertice convocato d’urgenza dopo la conferma dei primi due casi in Italia: stanziati 5 milioni. L’annuncio del premier Conte. In Regione attivata l’unità di crisi

BOLOGNA – Coronavirus: in Italia è stato di emergenza sanitaria per sei mesi ed è previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro. Lo ha deliberato il Consiglio dei Ministri al termine di un vertice convocato d’urgenza e, di fatto, segue la decisione dell’Oms di dichiarare emergenza globale. Quella italiano è una delibera del consiglio dei ministri in virtù del quale il governo esercita dei “poteri sostitutivi” degli enti locali in situazioni di particolare rischio.  Un provvedimento maturato anche dopo i primi due casi accertati in Italia: si tratta di una coppia di cinesi che ha fatto tappa anche in Emilia Romagna, precisamente a Parma. Marito e moglie di 67 e 66 anni, sono ricoverati all’Ospedale Spallanzani di Roma e “sono in buone condizioni e con un quadro da normale influenza” ha spiegato il professor Giuseppe Ippolito direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani. I due, assieme ad un gruppo di connazionali, sono atterrati il 23 gennaio a Milano e provenivano proprio da Wuhan, epicentro del contagio, e in queste ore si sta definendo meglio l’itinerario percorso in modo da adottare eventuali precauzioni.  E’ la prima volta che l’Italia decreta lo stato d’emergenza in conseguenza di un rischio sanitario legato alla diffusione di un virus. Intanto la Regione Emilia Romagna ha attivato l’unità di crisi per monitorare i casi segnalati ed eventualmente contrastarne il virus. L’obiettivo è istituire una cabina di regia tra le Aziende sanitarie regionali così da avere procedure chiare ed uniformi. Così è stato deciso durante un vertice all’Istituto superiore di sanità per valutare l’evoluzione scientifica della malattia. Negli ospedali della regione, nel caso venga ricoverata una persona colpita da Coronavirus, i sanitari dovranno seguire procedure per la diagnosi secondo il protocollo internazionale e dotarsi delle protezioni individuali, come guanti e mascherine, per l’assistenza. Dal canto suo l’Alma Mater di Bologna ha confermato la sospensione dei viaggi verso la Cina per i suoi studenti, docenti e ricercatori. Inoltre, ha aperto, una pagina web, sul suo portale, dedicata al coronavirus. Con una lettera inviata  a tutti i professori e agli iscritti dell’Università felsinea, il prorettore vicario Mirko Degli Esposti, che è anche presidente del Centro di ateneo per la tutela e promozione della salute e sicurezza, ha spiegato  che “la ragione principale di questa decisione non è solo il rischio di infezione, ma anche la natura imprevedibile dell’epidemia”.