Coronavirus, i vescovi cattolici in Asia: “Comunione solo in mano e niente segno della pace”
by redazione BlitzMANILA – Anche la Chiesa nel sud-est asiatico e i suoi vescovi scendono in campo per cercare di limitare i contagi da coronavirus. Nelle Filippine la Conferenza episcopale (Cbcp) ha diffuso alcune circolari in cui si chiede di distribuire la comunione sul palmo della mano dei fedeli, e non in bocca, per “prevenire ulteriori paure”. Stessa direttiva a Singapore.
Sempre nelle Filippine, dove comunque fino ad ora non si sono registrati contagi, si scoraggiano forme di contatto tra i fedeli alla messa come lo stringersi la mano durante il segno di pace o il tenersi per mano durante la preghiera del Padre Nostro.
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La Conferenza episcopale ha anche esortato a cambiare con regolarità l’acqua santa all’ingresso delle chiese e ad apporre della stoffa “protettiva” sulle griglie dei confessionali. I vescovi hanno anche lanciato una Oratio Imperata per le persone colpite dal virus e la prevenzione di un’epidemia globale.
A Singapore, dove ci sono stati 10 casi di contagio, l’arcidiocesi ha invitato i fedeli di essere “socialmente responsabili” e ha chiesto di lasciare salviette imbevute di alcool vicino agli ingressi di chiese e confessionali. Anche qui la comunione deve essere ricevuta e data solo a mano. Niente acqua santa per evitare infezioni. Si scoraggiano anche iniziative e incontri non indispensabili, e si chiede a catechisti e studenti di misurarsi la temperature prima di ogni lezione.
In Malesia, dove i contagi sono almeno sette, i vescovi hanno chiesto che coloro che presentano sintomi simil-influenzali restino a casa ed evitino luoghi pubblici, comprese le chiese. Chieste anche preghiere per le vittime dell’epidemia e per il personale medico che le cura. (Fonte: AsiaNews.it)