Carol Alt: "Senna una volta mi disse: 'Dobbiamo sbrigarci. Abbiamo poco tempo'. Aveva un presentimento"

La modella si racconta e parla del suo grande amore, l'ex pilota: "Non sapevo neanche chi fosse, ma fu subito un colpo di fulmine"

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Carol Alt, 59 anni, torna con un nuovo film (“Un figlio di nome Erasmus”, nelle sale il 26 marzo prossimo) e con un’intervista al Corriere della Sera racconta di se stessa, della sua carriera, dell’amore per il nostro paese ma, soprattutto, di quello che le ha fatto battere il cuore per davvero, Ayrton Senna. 

Prima di incontrarlo ad una sfilata di Ferragamo non sapeva neanche chi fosse quel brasiliano più basso di lei, poi “quando finalmente l’ho visto ho capito che la cosa giusta da fare era scendere dai tacchi. E lui mi ha ringraziato”. 

“Ma è stato un caso: c’era mio marito a Milano (il giocatore di hockey su ghiaccio dei New York Rangers Ron Greschner), ma dopo una lite furiosa fece la valigia e ripartì. Il mio assistente per tirarmi su mi disse: “preparati che andiamo a una sfilata”. Lì i fotografi continuavano a urlare: “Carol fai una foto con blablabla ...”, un nome sconosciuto, credevo fosse un attore, e anche dopo la foto insieme continuavo a ignorare chi fosse Ayrton Senna. Colpo di fulmine? Sì. Lui mi invitò la sera stessa a cena, io rifiutai perché avevo già un impegno. Il mio assistente mi ordinò: Carol sei matta, vai!”

Un rapporto intenso che non ha paura a definirlo l’amore della vita per entrambi. Anche perché, già dal primo incontro si era capito ci fosse qualcosa di speciale in quell’uomo. Sono restati insieme dal 1990 per quattro anni, fino a quel maledetto giorno in cui il pilota perse la vita. Senna era conscio del mestiere che faceva e, per questo, voleva affrettare i tempi. 

“Non avevo idea di chi fosse, ma la chimica era fuori dal comune. Se ci fossimo sposati? Chi può dirlo, non ne parlavamo ma era un tipo che faceva sul serio. Una volta mi disse: Carol dobbiamo sbrigarci perché non abbiamo molto tempo. Credo fosse un presentimento, sapeva di fare un mestiere pericoloso. Era un modo per dirmi di stringere i tempi.”

In quel periodo erano la coppia del momento. Lei, bellissima attrice e top model, e lui, capace di infiammare i cuori di milioni di tifosi del Cavallino. 

“Un ricordo insieme? Lui guidava la sua Ferrari in campagna, io accanto ridevo felice. Dopo quella corsa folle ci fermammo per fare benzina a Novara, ma Ayrton non sapeva come fare. Così bussò al finestrino del signore in fila dietro di noi, per farsi aiutare. Quel tipo cominciò a gridare: “Oddio ma tu sei Ayrton Senna!”. E la moglie accanto, gridando più forte: “E lei è Carol Alt!”: fu comico”.

Da qualche anno Carol Alt è felicemente single (“Ora tutti vorrebbero vedermi fidanzata, ma è impossibile: sto troppo bene da sola”). Durante la lunga intervista parla anche di politica (“Se ho votato per Trump? Posso solo dire che per la prima volta sento incerto il futuro negli Stati Uniti”) e di lavoro, con il grande desiderio di lavorare in Italia con Christian De Sica e Lino Banfi, “persone che mi hanno sempre messo a mio agio”. 

″In Italia non mi è mai accaduto quello che negli Stati Uniti è successo con Weinstein. Tra gli uomini perbene che ho incontrato ci metto anche Dino Risi e Silvio Berlusconi, che aveva visto tutti i miei film e invitò il cast di Due Vite Un Destino dove recitavo con Michael Nouri e Philippe Leroy. Ad un certo puntò alzando il calice disse: “Brindo al miglior attore del film: Carol Alt!”. Poi mi regalò una cornucopia in argento”.