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Tomasina Contu e il figlio Ieysaa (Foto concessa)
gran bretagna

Tomasina Contu: "Che orgoglio mio figlio, a 15 anni andrà all'università"

Mamma sarda e papà indiano, Ieysaa è considerato un piccolo genio. Come i suoi 4 fratelli. Il segreto? "Lezioni a casa e tanta curiosità"

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A soli 15 anni si prepara a entrare all'università e a diventare una delle matricole più giovani dell'intero Regno Unito.

Lui è Ieysaa Bin Suhayl, padre di origine indiana e mamma sarda, nata a Torpè, Tomasina Contu.

Partita dalla Sardegna a metà anni Novanta, Tomasina - che fa l'interprete e insegna lingue straniere - si è sposata con un consulente economico e da allora vive nel Cambridgeshire, a una ventina di chilometri dalla città di Cambridge.

Ed è proprio lei a raccontare a L'UnioneSarda.it la sua gioia e soddisfazione per il risultato ottenuto dal suo ragazzo.

Come si alleva un piccolo genio?

"Io e mio marito abbiamo puntato sull'home education. Ieysaa non ha frequentato la scuola, ma le lezioni che gli abbiamo impartito noi qui a casa. Poi, tanto studio da solo, da autodidatta".

Risultato?

"Risultato: già tre anni fa, quando aveva 12 anni, ha raggiunto le competenze per sostenere l'equivalente di quello che in Italia è l'esame di maturità. Lo ha passato e avrebbe potuto già iscriversi all'università. Ma abbiamo preferito aspettare che fosse un po' più grande. Ora invece ha ricevuto una lettera dall'ateneo di Leicester che gli offre l'iscrizione".

Accetterà?

"Prima vuole aspettare le altre risposte".

Altre?

"Sì, Ieysaa ha fatto domanda in sei diversi atenei. Poi valuterà".

Come vi sentite?

"Siamo molto felici e orgogliosi".

Come avete trovato il tempo di fare da insegnanti?

"Io ho un lavoro flessibile, quindi non ho avuto particolari problemi. Mio marito invece ha dovuto fare dei sacrifici. Ma era una cosa in cui credevamo".

Come funziona, non ci sono esami intermedi?

"È un sistema differente rispetto a quello italiano. All'inizio abbiamo comunicato alle autorità scolastiche l'intenzione di dare a Ieysaa un'istruzione casalinga, poi non abbiamo avuto l'obbligo di fare verifiche. Certo, la situazione viene monitorata, ma non si deve per forza seguire un programma prestabilito. Quando l'allievo si sente pronto può sostenere l'esame che ritiene. Nel caso di Ieysaa quello di Maturità. Ora, dopo averlo superato, può frequentare l'università".

In quali materie è più ferrato?

"Ha studiato tutte le materie, ma eccelle soprattutto in quelle scientifiche. Matematica, fisica, chimica".

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Ieysaa, ultimo a destra, premiato a un concorso di scacchi (foto concessa)

Anche i suoi fratelli sono home-educated?

"Sì. Io e mio marito abbiamo cinque figli. Ieysaa è il terzo. Il nostro primogenito ha 21 anni e ha già finito l'università. Il secondo ne ha 18 e frequenta il prestigioso King's College di Londra. Tutti e due hanno ricevuto un'istruzione a casa. E così stiamo facendo con i due più piccoli".

Ma non andando a scuola e non facendo parte di una classe non c'è il rischio di privare i ragazzi di esperienze importanti o di caricarli di troppe responsabilità?

"È una domanda che mi fanno spesso. E la risposta è: assolutamente no. Tutt'altro: grazie alle lezioni a casa i ragazzi studiano di più e in tempi più brevi. E così sono liberi di coltivare le loro passioni e dedicarsi alle loro amicizie, senza essere inquadrati in schemi preordinati".

Come viene giudicata la 'scuola a casa' nel Regno Unito?

"Non ci sono i preconcetti che ci possono essere in Italia. Anzi: qui sta diventando una specie di moda".

Qual è il sogno nel cassetto di Ieysaa?

"Adora gli scacchi. Ha già vinto numerosi campionati in Italia e in Europa. E il suo sogno è diventare un gran maestro".

Tornate spesso in Sardegna?

"Sì, almeno una volta l'anno. Sono molto legata alla mia terra d'origine".

Da italiana che vive nel Regno Unito, cosa pensa della Brexit?

"Penso che sia stata la decisione più stupida che potessero prendere i cittadini britannici".