Pil UE rallenta a fine 2019 zavorrato da Italia e Francia, ma nel 2020 migliorerà (analisti)

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Il 2019 si conclude con la crescita dell’area euro in rallentamento. Nel quarto trimestre il PiL segna un frazionale +0,1% t/t rispetto al +0,3% del trimestre precedente (rivisto da +0,2%). Le attese erano per un +0,2%. A livello tendenziale la variazione + di +1%. “La debolezza in Francia e in Italia, dove il PIL è sceso rispettivamente di -0,1 e -0,3%, è stata la chiave per il rallentamento della crescita dell’eurozona mentre la Spagna ha effettivamente visto accelerare la crescita dallo 0,3 allo 0,5%”, rimarca Bert Colijn, senior economist di Ing.

L’economista ritiene che nel complesso il recente ottimismo intorno alla ripresa della crescita della zona euro rimanga giustificato. “È probabile che i germogli verdi abbiano un effetto modesto e in qualche modo ritardato data la gravità della flessione manifatturiera e perché i rischi al ribasso si sono attenuati solo moderatamente”.