https://www.webnews.it/app/uploads/2019/09/huawei-mate-30-pro-5g.jpg

Huawei non userà più i servizi Google? (update)

Un dirigente di Huawei ha dichiarato che i servizi Google potrebbero non tornare sui dispositivi Android, anche se il ban verrà rimosso dagli Stati Uniti.

by

Aggiornamento: un portavoce ha dichiarato che la prima scelta rimane sempre l’ecosistema Android, inclusi i servizi Google. Sia Huawei che Google sperano nella rimozione del ban. Nel frattempo continuerà lo sviluppo degli Huawei Mobile Services.

A causa del ban imposto dall’amministrazione Trump, Huawei non ha installato le app Google sul Mate 30 Pro (disponibile su Amazon) e lo stesso accadrà probabilmente per la serie P40. Un dirigente ha dichiarato che l’azienda userà i suoi HMS (Huawei Mobile Services) anche se il ban verrà rimosso dal governo statunitense.

Huawei è una delle vittime della guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina. Il Dipartimento del Commercio ha inserito il produttore nella cosiddetta Entity List, quindi le aziende statunitensi non possono vendere beni e servizi al gigante di Shenzhen. Tra l’altro Huawei è stata anche accusata (senza prove) di nascondere backdoor nelle apparecchiature di rete e ciò ha portato ad un altro scontro relativo allo sviluppo delle reti 5G (in Europa è stato scelto un approccio più morbido). Sulla serie Mate 30 non sono quindi installati i noti Google Mobile Services (Play Store, Gmail, Maps e altri).

Durante una conferenza stampa organizzata a Vienna per annunciare l’arrivo del Mate 30 Pro in Austria, il Country Manager Fred Wangfei ha dichiarato che Huawei non userà più i servizi Google, anche se il ban venisse rimosso. Questa affermazione contraddice però quella del CEO Richard Yu rilasciata a settembre, ovvero che i servizi Google verrebbero aggiunti alla serie Mate 30 in una notte. L’intenzione del produttore cinese è comunque ridurre la dipendenza dalle aziende statunitensi, in quanto un nuovo divieto potrebbe entrare in vigore in qualsiasi momento.

Un portavoce ha confermato che l’ecosistema Android è ancora la prima scelta, ma l’azienda ha comunque sviluppato un’alternativa. Gli Huawei Mobile Services includono un’app store (AppGallery) e varie app simili a quelle di Google. Al momento sono stati replicati 24 servizi Google su 60, grazie all’aiuto di oltre 4.000 sviluppatori. Huawei investirà 3 miliardi di dollari nel corso del 2020.

Nello store mancano ovviamente molte popolari app, come Facebook, Instagram e WhatsApp, ma Huawei avrebbe trovato un escamotage per aggirare il ban. Il produttore ha creato una società in Europa con la quale Facebook e altre aziende statunitensi potranno sottoscrivere i contratti.

Se vuoi aggiornamenti su Huawei non userà più i servizi Google? (update) inserisci la tua email nel box qui sotto:

Iscriviti
Si
No
Acconsento al trattamento dei dati per attività di marketing.
Si
No
Acconsento al trattamento dei dati ai fini della comunicazione a terzi per loro attività di marketing.

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

La tua iscrizione è andata a buon fine. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali:

Anno di nascita
Sesso
Provincia
Professione
Titolo di studio
Telefono
Si
No
Acconsento al trattamento dei dati per attività di marketing.
Si
No
Acconsento al trattamento dei dati ai fini della comunicazione a terzi per loro attività di marketing.
Completa